«Con il Pnrr saranno realizzati 247 interventi di edilizia sanitaria in tutta la regione. Sono consapevole delle condizioni di momentaneo disagio, ma si tratta di sacrifici che condurranno il servizio sanitario regionale a contare su strutture riqualificate ed efficienti, in armonia con il resto d’Europa. Anche l’ospedale Fogliani di Milazzo, in questo quadro, è oggetto di importanti interventi di ammodernamento che, una volta completati, consentiranno di avere una struttura riqualificata e moderna. In questa fase, assolutamente transitoria, sono state comunque individuate e attuate soluzioni in grado di assicurare la continuità delle prestazioni e un’adeguata assistenza ai pazienti, con il trasferimento di alcune attività al vicino ospedale Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto».
Lo dice l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, rispondendo alle segnalazioni del deputato Tommaso Antonino Calderone sulla situazione del presidio ospedaliero della cittadina del Messinese. In una nota inviata al parlamentare, l’assessore entra nel dettaglio basandosi sui dati forniti dall’Asp di Messina.
«Le attività dei reparti di gastroenterologia e di medicina interna, momentaneamente trasferiti a Barcellona – aggiunge Faraoni – si svolgono in condizione di totale sicurezza. Riguardo alla carenza di personale nel reparto di neurologia, è già stato assunto un quarto neurologo attraverso le procedure di reclutamento di medici extra Ue. Quanto alla risonanza magnetica, resa inutilizzabile dall’usura, è già stato avviato l’iter per la sostituzione con uno strumento di ultima generazione. Anche le criticità del reparto di ostetricia e ginecologia sono superate o in via di risoluzione, così come quelle della farmacia, mentre per la carenza di personale di supporto si stanno adottando tutte le iniziative necessarie».
La replica dell’on . Tommaso Calderone
In relazione alla Sua sorprendente nota di cui all’oggetto è mio dovere rassegnare alcune osservazioni e formulare specifiche domande che scaturiscono dal mio ruolo istituzionale a tutela dei cittadini siciliani.
Preliminarmente è d’uopo precisare che la datata e prevista realizzazione di interventi di ammodernamento finanziati con risorse del PNRR per la effettuazione dei lavori presso il Nosocomio di Milazzo avrebbe dovuto imporre una competente e strategica pianificazione dei lavori proprio al fine di evitare i gravissimi disagi di cui si stanno facendo carico i cittadini del comprensorio milazzese e barcellonese.
I lavori menzionati nella nota di cui all’oggetto, lungi dall’essere un alibi per la Direzione Strategica, rappresentano viceversa la plastica evidenza di una scadente programmazione che ha trasformato di fatto gli Ospedali di Milazzo e Barcellona P.G., in parte qua, in una sorta di accampamento con potenziale pregiudizio non soltanto per la bontà dei servizi, ma anche per la risposta sanitaria e per la stessa salute pubblica.
Pertanto a tal riguardo si chiede che Codesto Assessorato verifichi, con tratti di immediata urgenza, i lavori programmatori della Direzione e se la loro organizzazione e pianificazione siano stati9elaborati con la competenza che la delicata questione richiedeva.
In buona sostanza si chiede che vengano acquisiti tutti i piani strategici per la effettuazione dei lavori operati nel tempo dalla Direzione, se mai esistenti.
Infine è utile precisare che il Direttore Generale di una struttura sanitaria viene definito “manager” proprio perché in casi come quello sopra evidenziato deve dare dimostrazione di grande competenza e professionalità, anche al fine di raggiungere gli obiettivi strategici previsti dalla legge, e oggetto di valutazione.
Fatta questa necessarie e doverosa premessa si chiede al Signor Assessore, in riferimento al trasferimento dell’U.O.S.D. di Gastroenterologia di Milazzo, se prima di redigere la nota in oggetto ha provveduto, come era d’uopo, ad escutere il Primario della predetta U.O.S.D. che meglio di ogni altro avrebbe potuto descrivere lo stato dell’arte.
Avrebbe per esempio evidenziato che per 15 giorni sono state bloccate le liste d’attesa e non sono stati effettuati esami, con gravissimo e potenziale pregiudizio per pazienti virtualmente affetti anche da neoplasie.
Avrebbe sicuramente evidenziato come nella stessa stanza dove si effettuano esami endoscopici è allocata una scrivania in cui opera un infermiere che si occupa di farmacia e magazzino; e sempre nella stessa stanza, quasi a costituire un accampamento, è collocata la scaffalatura delle cartelle cliniche.
Avrebbe altresì evidenziato come i pazienti siano costretti a spogliarsi non in uno spogliatoio, bensì in un bagno; ed avrebbe soprattutto evidenziato che, ad esempio, per un paziente emorragico, a cagione di una varice esofagea, sarebbe stata necessaria la presenza di un rianimatore, non prevista a Barcellona P.G, così come sarebbe necessarie un rianimatore per tutte le emorragie digestive.
In relazione alla mancanza di personale nel reparto Neurologia sorprende il fatto che la risposta sia stata data soltanto in relazione all’unico neurologo neo assunto e non anche ai servizi effettuati e alla carenza di personale infermieristico e altro.
A tal ultimo riguardo si constata, amaramente, che nella nota di cui in oggetto si ammette che non è possibile garantire le consulenze notturne e festive per mancanza di personale.
Suscita non più sorpresa ma sconforto la risposta fornita in ordine alla indisponibilità della risonanza magnetica.
In buona sostanza la giustificazione è che nessuno abbia “tempestivamente segnalato” il guasto.
La Direzione Strategica e l’Assessorato hanno incoato procedimenti disciplinari o hanno adottato sanzioni nei confronti dei mancati segnalatori?
E’ questo che espressamente si chiede anche con questa nota.
Un manager deve avere ben presente cosa funzione e cosa non funziona nella propria azienda.
In riferimento al trasferimento di Medicina Interna da Milazzo a Barcellona sono stati indicati soltanto il numero dei medici, infermieri e OSS, senza specificare se il numero sia sufficiente a garantire la funzionalità del reparto e senza specificare se il reparto in questione abbia subito pregiudizi e rallentamenti
Infine per quanto riguarda il reparto di Ostetricia e Ginecologia è sconfortante verificare che la maggior parte dei lavori indicati sono stati effettuati dopo la pubblicazione della nota del sottoscritto, come è possibile provare in qualsiasi momento, anche con documentazione fotografica.
Chi aveva la responsabilità del reparto e chi aveva la vigilanza sul responsabile sono stati interpellati al fine di chiarire perché questi lavori sono sati effettuati soltanto dopo la nota dello scrivente?
In ordine alla questione rifiuti, è bene puntualizzare che in un bagno erano collocati tutti i recipienti e tuti i contenitori, come anche si potrà provare agevolmente.
E’ assolutamente inconcepibile che lo spogliatoio venga ospitato dalla farmacia.
In ordine alla collocazione della sala parto si ritiene di non essere stati chiari nella esposizione e si chiede espressamente un sopralluogo a tal riguardo.
In definitiva, il sottoscritto non si dichiara assolutamente soddisfatto della risposta fornita da Codesto Assessorato che invita ancora una volta ad adottare ogni opportuna e legittima iniziativa a tutela della Salute Pubblica e dei cittadini del comprensorio di Milazzo e Barcellona P.G.
La presente viene inviata al Signor Presidente della Regione Siciliana per quanto di sua competenza, anche al fine di verificare la esaustività dell’indagine condotta dall’Assessorato Regionale della Salute in riferimento alle note depositate dal sottoscritto Deputato, e per i conseguenziali provvedimenti che eventualmente intenderà adottare.