“Rosa” che lotta tra la vita e la morte e la fondamentale importanza dell’ospedale di Lipari

l'ospedale di Lipari
l’ospedale di Lipari

Sommessamente 

“Rosa” , le attribuiamo un nome di fantasia ispirato dalla zona dove si è verificato il tragico incidente, è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico d’urgenza al Garibaldi – Nesima di Catania e si trova in rianimazione. La ragazzina, italiana, di 12 anni lotta tra la vita e la morte. La parte sinistra del suo corpicino da adolescente è stata dilaniata dall’elica del motore del gommone sul quale si trovava ieri pomeriggio insieme ai suoi familiari e ad alcuni amici. Erano in otto a bordo ed è stato un tremendo shock per tutti. Anche per chi ha dovuto prestare le prime cure , come i sanitari dell’ospedale di Lipari.

Eroi che in silenzio svolgono la loro professione con l’umiltà dei grandi uomini; che intervengono mantenendo, anche in circostanze piuttosto drammatiche come quelle di ieri e in lotta contro il tempo,  il sangue freddo.

Se ” Rosa” oggi ha una flebile speranza di restare in vita, non si sa con quali conseguenze, si deve ai dottori Compagno,  Indaimo , Petrella , Barresi e a quanti li hanno sostenuti in quei difficili momenti. Loro sono l’ospedale.

Loro hanno dato, ancora una volta, una dimostrazione di quello che significa avere nell’isola capoluogo delle Eolie una struttura che possa rispondere ad una emergenza nell’emergenza.

La politica prenda appunti e, seppur nel clima elettorale che si respirerà dopo l’estate, torni alla carica per rivendicare ancora una volta la fondamentale importanza dell’ospedale di Lipari dove si lavora , con gli uomini giusti, per salvare vite umane.

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