Lipari- L’importanza dell’educazione fisica a scuola, fondamentale per lo sviluppo psico-fisico e sociale degli studenti, si scontra alle Eolie con una realtà di precarietà strutturale. Presso l’Istituto ISA Conti, la scuola più grande dell’arcipelago, l’attività motoria si svolge in condizioni di fortuna, un paradosso per un luogo in cui lo sport e la salute dovrebbero essere una priorità.
A seguito della demolizione dell’ala dell’istituto che ospitava la palestra e i campetti – un intervento necessario per i nuovi lavori di ampliamento della scuola – gli studenti si trovano costretti a praticare quell’ora di spensieratezza e condivisione nel cortile del plesso, in spazi di fortuna
La situazione è emblematica: una partita di pallavolo, ad esempio, viene giocata in un rettangolo ristretto, con la “rete”, una corda, tesa anche grazie ad un bastone di… eucalipto. Un esempio di “fare di necessità virtù”.

La lezione di resilienza dei docenti
Nonostante le difficoltà, la passione non manca, soprattutto grazie all’impegno dei docenti. Tra loro spicca il professore Armando Biviano, figura storica del calcio che fu, una colonna difensiva del Giarre dei “tempi d’oro” anche agli ordini di Giampiero Ventura. Forte dell’esperienza, Biviano si impegna ogni giorno a inculcare nei giovani i veri valori dell’attività fisica: disciplina, lavoro di squadra e rispetto.
Parallelamente, l’altro docente, Bartolo Fonti, si affida a soluzioni esterne, portando la sua classe – quando le condizioni lo permettono e lo spazio è disponibile – nel vicino parco giochi di Zinzolo. Si tratta di una resistenza quotidiana che, pur garantendo l’ora di lezione, non offre gli spazi e le attrezzature adeguate che una struttura scolastica moderna dovrebbe assicurare.
L’attesa della nuova struttura
In attesa del completamento dell’ampliamento scolastico ma anche di strutture pubbliche come la prevista costruzione della palestra comunale in zona Zinzolo, gli studenti dell’ISA Conti rimangono, attualmente, privi di un’area idonea e sicura per la pratica dell’educazione fisica. Non possono utilizzare neanche il Palabiviano.
Sebbene l’insegnamento e l’impegno dei professori riescano a mantenere viva la pratica sportiva, l’assenza di infrastrutture adeguate compromette la piena realizzazione degli obiettivi educativi. Si auspica che i lavori procedano celermente, restituendo agli studenti eoliani spazi dignitosi e sicuri, essenziali per la loro crescita completa.












