Da oltre un mese e mezzo, l’utenza dell’ospedale di Lipari è privata di un servizio diagnostico fondamentale: la colonscopia. Il motivo? La rottura del colonscopio, che a distanza di settimane non è stato ancora riparato né sostituito, lasciando i cittadini in una situazione di notevole disagio e incertezza. La conseguenza diretta di questa prolungata assenza strumentale ricade ovviamente sui pazienti. Chiunque abbia bisogno di sottoporsi a una colonscopia è di fatto costretto a lasciare l’isola, affrontando viaggi verso la terraferma (Milazzo, Messina o altre destinazioni) per eseguire l’esame privatamente o attraverso lunghe liste d’attesa fuori sede. Un onere economico non indifferente, a cui si aggiunge il disagio logistico tipico degli isolani.
La situazione si aggrava per i pazienti già ricoverati. Se un ricoverato necessita di una colonscopia, la risposta non può essere immediata ma richiede un trasferimento, con tutte le complicazioni organizzative e il potenziale peggioramento delle condizioni cliniche che ne derivano.
Il problema del colonscopio non è un caso isolato. Mancano altre strumentazioni essenziali, come la Colonna Endoscopica e il Laser Chirurgico. Carenze che confermano il presidio ospedaliero come un punto di primo intervento limitato nelle sue funzioni.
La comunità eoliana esprime una crescente sfiducia nei confronti dei servizi ospedalieri, ma non per mancanza di personale medico qualificato. Al contrario, viene riconosciuta la professionalità e la dedizione dei medici e degli operatori sanitari presenti, sebbene in numero ridotto.
Il vero nodo critico è l’impossibilità, per questi professionisti, di esercitare appieno le loro competenze a causa della “carenza di strumenti”. Una limitazione che, oltre a danneggiare i pazienti, genera anche una profonda frustrazione tra chi opera in prima linea.
Ed il povero cronista – utente del servizio sanitario locale ? Si arrovella da anni sottoponendo all’attenzione pubblica le varie mancanze alla ricerca di risposte che spesso non arrivano.
Il ministro della salute , Orazio Schillaci, di recente a Lipari nel suo intervento agli Stati Generali delle Isole minori ha parlato, in assenza dei rappresentanti regionali direttamente competenti in materia ( particolare non di poco conto), degli obiettivi da raggiungere : Promuovere l’innovazione, la telemedicina e la sanità digitale per migliorare l’assistenza; Incentivare gli operatori sanitari a trasferirsi e lavorare nelle piccole isole; Sviluppare reti integrate tra ospedale e territorio per garantire cure di qualità; Assicurare la sicurezza delle cure anche in aree remote.
L’auspicio è che si arrivi presto a questa legge speciale che, come giornale, invochiamo da anni prevedendo per tempo tutto quello che sta accadendo. Per garantire i diritti più elementari, per frenare lo spopolamento di queste aree e la sfiducia verso la politica.










