Da oltre dieci anni, con gli Amici della Zizzi, accade un miracolo sociale
Dagli Amici della Zizzi
“Ogni anno penso che non si ripeterà, e invece accade di nuovo: venti giorni che cambiano la vita dei ragazzi e, in fondo, anche la mia.”
A parlare è Roberta Filice, fondatrice insieme a Riccardo Ripoli dell’associazione Amici della Zizzi.
Tutto comincia da un’idea semplice e potente: ogni bambino ha diritto non solo a cure e pari opportunità educative, ma anche a svago in sicurezza e a relazioni sane. Da questo sogno è nata l’avventura che porta ogni anno i bambini della Zizzi a trascorrere una vacanza in un luogo speciale: l’isola di Lipari, nel cuore delle Eolie.
Il primo passo è sempre il più difficile: attraversare il mare con venti minori a carico e pochissime risorse a disposizione. Quel viaggio, che poteva sembrare impossibile, si è reso possibile grazie a un gesto di generosità concreto: la compagnia Caronte & Tourist, che ha scelto di offrire i biglietti per quella prima traversata e per tutte quelle che sono seguite.
Così, venti bambini con la maglia arancione hanno messo piede a Lipari. Non c’è voluta pubblicità: nel giro di poche ore l’intera comunità sapeva del loro arrivo e li ha accolti con calore. È iniziata così una conoscenza reciproca, un legame spontaneo fatto di piccoli gesti che, come in una gara di solidarietà, hanno reso possibile un viaggio che altrimenti non ci sarebbe mai stato. Quello che poteva sembrare un episodio isolato si è trasformato in un gemellaggio che ogni settembre si rinnova con venti giorni di vacanza educativa.
Gli Amici della Zizzi nascono nel 1987 per iniziativa di Riccardo Ripoli e Roberta Filice che, sebbene giovanissimi – poco più che ventenni – avevano già un obiettivo chiaro: garantire ai minori in difficoltà istruzione, beni di prima necessità, ma anche esperienze di crescita, di affetto e di normalità Per questo da allora i bambini vengono seguiti durante tutto l’anno, con doposcuola e attività educative, e accompagnati d’estate in momenti di condivisione e autonomia. Le prime vacanze estive nacquero a Orentano (PI), in una casa immersa nel verde che ancora oggi accoglie bambini e ragazzi, punto fermo dell’attività educativa. Poi, più di dieci anni fa, a questo percorso si è aggiunto l’incontro con Lipari, che ha aperto un nuovo orizzonte di solidarietà e accoglienza.
Dal 2024 la storia porta con sé anche un’assenza: Riccardo è scomparso improvvisamente per un malore, lasciando un grande vuoto. Ma la sua eredità continua a vivere. Roberta, i volontari e le famiglie non hanno smesso di portare avanti il sogno condiviso: che ogni bambino possa sentirsi amato e atteso.
A Lipari quel sogno ha trovato una comunità pronta a rispondere. Una famiglia dona materiale, un’altra offre la cena; il pizzaiolo regala una serata, i pescatori una gita in barca. Persino i turisti di passaggio, colpiti dall’energia di quei giorni, si fermano, partecipano, sostengono. Alcuni contributi regionali, hanno rafforzato l’esperienza, ma il cuore resta la generosità spontanea che viene dal basso e che si moltiplica di anno in anno.
Per i ragazzi non è solo mare e svago: è inclusione autentica, è la possibilità di crescere in autonomia, di socializzare in modo genuino, di sentirsi parte di una comunità. Per Lipari è il riscoprirsi capace di ospitalità, come nelle antiche tradizioni delle Eolie.
A questo spirito si è unito negli ultimi anni anche l’affetto della Parrocchia di San Cristoforo, che ha aperto le proprie porte ai nostri Bambini grazie alla disponibilità di Don Alessandro De Gregorio (Don Alex). Un gesto di accoglienza che ha dato ancora più forza al legame tra l’isola e la Zizzi.
Un miracolo sociale nato per caso, che porta ancora la firma di Riccardo e che Roberta continua a custodire, insieme a una comunità che ogni anno lo rinnova con amore.











