Caritas parrocchiale San Cristoforo – Canneto
Banco Alimentare
ATTIVITA’ COMMERCIALI CHE ADERIRANNO ALL’INIZIATIVA
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Supermercato SPESA MIA Via Marina Garibaldi / Canneto
Supermercato DECO‘ – Via Marina Garibaldi (Calandra) / Canneto
(ANSA) Domani la Chiesa celebrerà la IX Giornata Mondiale dei Poveri sul tema ‘Sei tu, mio Signore, la mia speranza’ e per Domenico Leggio, direttore regionale di Caritas Sicilia, bisogna adottare “non iniziative ‘per’ i poveri, ma ‘con’ i poveri, e non solo in occasioni straordinarie: piccole attenzioni quotidiane che fanno sentire ciascuno parte viva della comunità”.
Ma chi è oggi il povero in Sicilia? Secondo il Report statistico 2025 di Caritas Italiana, nei 182 centri d’ascolto delle 17 diocesi siciliane sono state accolte 12.351 persone, pari al 4,4% del dato nazionale.
“Il quadro che emerge – si legge in una nota diffusa dalla Conferenza episcopale siciliana (Cesi) – è complesso.
Il 71,9% degli utenti è di origine italiana, e oltre la metà sono donne.
Il disagio abitativo resta la principale emergenza che permane nonostante la presenza di tanti immobili nel territorio della Sicilia.
A questo si aggiunge la forte incidenza della dispersione scolastica, che chiama le comunità a mettere l’educazione al primo posto. Preoccupa anche la denatalità: nel 2024 la Sicilia ha perso 22mila residenti tra calo delle nascite e migrazioni. Il lavoro della Cesi – prosegue la nota – rimane un nodo critico: quasi un giovane su quattro tra i 15 e i 29 anni non studia e non lavora; aumentano gli occupati, ma soprattutto con contratti part-time o stagionali, che non garantiscono autonomia. In alcuni territori il fenomeno si intreccia con forme di sfruttamento: è il “lavoro povero” non adeguatamente remunerato. Infine – si legge ancora nella nota della Cesi – cresce la questione legata all’aspetto sanitario e alla salute mentale. Caritas si rileva un aumento delle fragilità psicologiche e della richiesta di supporto, fattori che spesso segnano il confine tra il rischio di cadere nella povertà assoluta e la possibilità di rialzarsi.
In conclusione la povertà in Sicilia, oltre la statistica, è una sfida umana e sociale alla quale i vescovi dell’Isola – conclude la nota della Cesi – invitano tutte le comunità cristiane a rispondere con solidarietà concreta, impegno educativo e una rinnovata attenzione verso gli ultimi, affinché nessuno venga lasciato indietro nel cammino di speranza e rinascita”.










