Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni nella diretta fb di oggi ha iniziato parlando dei tamponi, ormai quasi completati su quanti sono rientrati nelle isole fino ad ieri , compresi quelli in quarantena fiduciaria nel residence individuato a Lipari. Restano soltanto da farli a Filicudi e Alicudi . Il primo cittadino ha, quindi, rimandato l’argomento buoni spesa a domani per focalizzare l’attenzione, invece, su ” una difficoltà molto seria ” riscontrata oggi e affrontata con il sindaco delle Egadi, Pagoto interloquendo con la Prefettura e la Regione.
” Il decreto del Presidente del Consiglio di due giorni fa, all’art. 2 comma 12, consente per le attività produttive previa comunicazione al Prefetto, l’accesso di personale per lo svolgimento delle attività di vigilanza conservative o manutenzione , pulizia e sanificazione. Questo articolo- spiega Giorgianni- non lo vedo male, anzi da un lato è una buona notizia perchè dobbiamo prepararci a riprendere la vita quotidiana. Dall’altro, però, l’articolo non fa distinzioni e quindi potrebbe verificarsi che ad esempio per la manutenzione degli alberghi o di altre attività potrebbero arrivare ditte da fuori. E questo non può essere giusto: qui stiamo discutendo su come fermare o limitare al massimo anche l’andirivieni di medici e di chi svolge lavori indispensabili e , poi non posso fermare il giardiniere o il manutentore che viene ogni giorno da Milazzo ?
Alla stessa Regione – ha proseguito Giorgianni- si sono resi conto del problema, non posso fare ordinanza ma dobbiamo essere aiutati a mantenere l’efficacia degli sforzi compiuti. Le manutenzioni devono essere fatte da personale del luogo e non si tratta di discriminazioni o di favorire le imprese locali ma di tutela e rispetto dei sacrifici compiuti fino ad oggi dagli isolani”.
Si attendono risposte per domani.
Il Sindaco , in vista di un alleggerimento del lockdown dai primi di maggio ha sottolineato come questo non possa prescindere dall’utilizzo dei dispositivi di protezione personale. “Ievoli e Mednav con loro donazioni ci hanno consentito di effettuare un impegno di spesa per comprare 5000 mascherine; un altro imprenditore ne ha donate 2000. Sono lavabili e appena arriveranno le distribuiremo alla popolazione”.










