Dietrofront della Regione Siciliana, come riporta oggi messinatoday.it sul tanto annunciato collegamento veloce in aliscafo tra Capo d’Orlando e le Isole Eolie. Un dietrofront che ha colto di sorpresa molti, specialmente dopo che la Lega aveva promesso l’avvio del servizio già dal 15 luglio, in tempo per la stagione estiva. Nonostante una manifestazione di interesse, scaduta martedì scorso, fosse finalizzata proprio a questo, nessuna traccia dei risultati. Al contrario, il Dipartimento regionale alle Infrastrutture ha inaspettatamente lanciato un questionario per sondare l’interesse delle imprese di navigazione.
Questa “verifica di mercato”, che avrebbe dovuto precedere qualsiasi annuncio, è stata diffusa il 9 giugno, rendendo di fatto inutile la manifestazione di interesse che scadeva il giorno successivo. Il questionario, la cui scadenza è fissata per il 20 giugno alle 13, indaga su una tratta che la TBridge – società incaricata dalla Regione di studiare i flussi passeggeri per ottimizzare servizi e investimenti – non ha ritenuto prioritaria per lo sviluppo dei collegamenti marittimi da e per le Eolie. Anche Federalberghi Isole Eolie ha sollevato forti obiezioni, chiedendo al presidente della Regione, Renato Schifani, di dirottare i fondi previsti per il nuovo collegamento al potenziamento di quelli esistenti, giudicati più urgenti.
Il collegamento Capo d’Orlando/Cefalù-Vulcano/Lipari/Santa Marina Salina sembra essere un “cavallo di battaglia” ricorrente nella politica locale, già oggetto di intercettazioni nel 2016 nell’ambito del processo “Mare Nostrum”. Tali intercettazioni rivelavano pressioni politiche per l’avvio del servizio, che gli armatori ritenevano economicamente insostenibile senza il sostegno finanziario della Regione.
Ma cosa è cambiato ora? Il questionario stesso offre una spiegazione: “In virtù di analisi e ulteriori valutazioni, è emersa la necessità di affidare il servizio in oggetto per mesi 3, decorrenti dal 15 giugno al 15 settembre, per un totale di 93 giorni per gli anni 2025, 2026 e 2027.” La motivazione principale addotta è la chiusura del Tribunale di Lipari e la parziale chiusura dell’Ospedale civile, che hanno convogliato l’utenza verso Patti, comune dotato di servizi sanitari e giudiziari completi, inclusa la Procura della Repubblica. Il collegamento, si legge, porterebbe giovamento all’intero circondario di Capo d’Orlando, facilitando l’accesso a cure termali a Vulcano (fanghi) e Lipari (terme di San Calogero), oltre a incrementare le visite al museo archeologico “Luigi Bernabò Brea” di Lipari e alla riserva orientata “Monte Felci” a Santa Marina Salina.
Le stime prevedono un ricavo da traffico annuo di circa 855.600 euro (IVA inclusa), per un valore complessivo della concessione di 2.566.800 euro nei tre anni di affidamento, al di sotto della soglia comunitaria.
Tuttavia, gli operatori turistici hanno già espresso il loro disappunto, sottolineando come il servizio dovrebbe essere attivato nei mesi centrali della stagione estiva, periodo già ampiamente coperto da minicrociere in regime di libero cabotaggio. La perplessità maggiore riguarda la decisione della Regione di stanziare ben 950 mila euro a stagione per i prossimi tre anni per questo collegamento, mentre da anni le comunità delle isole minori chiedono invano risorse per alleviare i disagi nei collegamenti essenziali con la terraferma. Un paradosso che solleva interrogativi sulla reale efficacia e priorità di questa nuova tratta marittima.
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