Il COAS Medici Dirigenti Sicilia denuncia con la massima fermezza la direttiva dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, che impone un illegittimo “silenzio stampa” a medici e dipendenti. Questo atto di censura, motivato dal tentativo di soffocare le “fughe di notizie”, si pone in aperta e palese violazione della legge italiana sul whistleblowing (D. Lgs. n. 24/2023) e dei principi fondamentali di libertà di espressione sanciti dall’articolo 21 della Costituzione.
“La nostra analisi giuridica- si legge in una nota del segretario regionale Mario Salvatore Macrì- è chiara e inequivocabile: la direttiva dell’ASP di Messina non è un legittimo richiamo al dovere, ma una misura ritorsiva e intimidatoria, espressamente vietata dalla legge. La normativa italiana protegge i dipendenti pubblici da “sanzioni, demansionamenti, licenziamenti, trasferimenti, o qualsiasi altra misura “ritorsiva” a seguito di una segnalazione. L’atto dell’ASP, volto a creare un clima di timore per bloccare le future segnalazioni, è di per sé un comportamento illecito e nullo per legge , passibile di sanzioni da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) che possono arrivare fino a 50.000 euro. Il COAS Medici Dirigenti Sicilia non tollererà azioni che calpestano i diritti fondamentali dei lavoratori e minano l’integrità del sistema sanitario. Il nostro compito è tutelare chi ha il coraggio di denunciare illeciti e disservizi nell’interesse della salute pubblica”.
“Il nostro appello – continua la nota – a tutti i colleghi è forte e chiaro: non fatevi intimidire da questa illegittima direttiva. La legge è dalla vostra parte. Le “fughe di notizie” sono, nella maggior parte dei casi, un atto di coraggio e di onestà, e uno strumento fondamentale nella lotta alla corruzione e alla cattiva amministrazione. Continuate a denunciare le criticità e gli illeciti di cui siete a conoscenza. Il sindacato è al vostro fianco per ogni segnalazione e per difendervi da qualsiasi tentativo di ritorsione. Ogni atto o comportamento ritorsivo o intimidatorio subito andrà denunciato a questo sindacato, che si attiverà per tutelarvi. Il COAS Medici Dirigenti Sicilia ha già presentato una formale segnalazione all’ANAC, chiedendo un intervento immediato per accertare le responsabilità e applicare le sanzioni del caso”.