Nelle foto di Giovanna Giuffrè i danni delle mareggiate della notte ad Acquacalda. Strada dissestata e località di San Gaetano nuovamente in ginocchio. Punto e a capo, insomma, come da diversi anni, in attesa di interventi.

Il sindaco di Lipari Riccardo Gullo- si apprende dal qds.it- ha portato avanti il progetto per la realizzazione di due grandi barriere soffolte a difesa dell’abitato e lo ha presentato alla Regione. Si tratta di un piano da oltre 15 milioni che ancora non è stato finanziato. Il Comune, però, avrebbe già disponibili, oltre 4 milioni di euro per rifare il lungomare e realizzare alcune opere-tampone a protezione dell’abitato. Sembra, tuttavia, che ancora oggi non abbia ricevuto dalla Regione il certificato ambientale “Vas” per avviare le prime opere. Il risultato è il nuovo disastro che numerosi filmati di cittadini che si sentono abbandonati immortalano.

Lo stesso Quotidiano di Sicilia riporta delle dichiarazioni del professore Giovanni Randazzo, ordinario di Geologia ambientale dall’Università di Messina, uno dei massimi esperti di erosione delle coste del Meridione. Randazzo ha detto chiaramente che è inutile continuare a prevedere interventi e progetti faraonici, “tanto il mare prima o poi se li riporterà via”.
L’esperto ora-riporta QDS – alla luce dell’ultimo episodio che ha interessato Lipari, torna a lanciare un appello alle amministrazioni dell’isola affinché studino interventi mirati. “È quasi del tutto inutile prevedere realizzazioni di opere frangiflutti faraoniche. Bisognerebbe intervenire, invece, con interventi mirati di ripascimento da ripetere ogni tot di anni. Solo in questo modo saremo in grado di difendere le nostre coste”.
			
			









