Il reggino.it riporta l’iniziativa del senatore forzista Marco Siclari che ha presentato un emendamento, in discussione in settimana, volto ricomprendere la struttura tra gli aeroporti di carattere strategico. ” La richiesta è semplice: ricomprendere l’Aeroporto dello Stretto Tito Minniti tra gli aeroporti di carattere “Strategico”. L’aeroporto serve il territorio di due Città Metropolitane, quella di Reggio Calabria e quella di Messina, sfornite di altre vie di comunicazione e trasporto e non servite dall’alta velocità ferroviaria. Il bacino potenziale di utenti supera il milione di abitanti e lo scalo è quello che deve ricevere tutto il potenziale flusso turistico per le Isole Eolie e per le altre rinomate località della zona (Scilla, Parco Nazionale dell’Aspromonte, Costa dei Gelsomini, Costa Viola, Gerace, Stilo, Pentidattilo, il promontorio di Milazzo, i laghetti di Ganzirri, i borghi dei Peloritani, Savoca, Forza d’Agrò, il Parco dell’Alcantara, Montalbano Elicona – il Borgo più bello d’Italia 2015, Capo d’Orlando e Santo Stefano di Camastra). Inoltre l’aeroporto serve tutta la fascia jonica reggina completamente isolata in termini di trasporti, potendo usufruire della sola statale 106 e di una linea ferroviaria a binario unico e non ancora elettrificata».
«I voli sono vuoti perché gli orari verso Reggio sono improponibili. Basterebbe analizzare i passeggeri che volano da Roma/Milano verso Lamezia per confutare una percentuale altissima di reggini che, non avendo voli disponibili da Reggio sono costretti a volare da Lamezia. Insomma, lo scalo si Reggio, ormai, lo utilizza soltanto chi può permettersi di pagare biglietti dai costi esorbitanti o chi ha delle emergenze. Spostando gli orari dei voli ed alzando i prezzi dei biglietti hanno provocato la fuga dei reggini verso Lamezia e dei messinesi verso Catania”.
			
			












