di Rosa Oliva
Ancora una volta sull’isola di Stromboli un giovane residente colpito da malore è stato trasportato d’urgenza non da una ambulanza o mezzo attrezzato ma su una moto ape e ciò a distanza di poco tempo dall’episodio che la scorsa estate ha colpito il giornalista ed è rimbalzato su tutte i fatti di cronaca locali e nazionali, forse per la prima volta.
Non è accettabile che l’isola abitata stabilmente tutto l’anno, meta di turismo internazionalve venga privata del diritto fondamentale alla salute e sicurezza, non si può continuare a contare solo sulla volontà, forza dei residenti e degli operatori presenti che si trovano spesso a dover fronteggiare le carenze di un sistema pubblico carente.
Non si può continuare senza un presidio sanitario attrezzato senza un mezzo di pronto soccorso stabile.
Non si chiedono privilegi solo diritti, rispetto e sicurezza per tutti gli abitanti che scelgono di restare sull’isola nonostante tutte le sue difficoltà. Dobbiamo aspettare che ci sia un morto o un personaggio pubblico noto per rimediare a questo problema?










