in una nota, il presidente della commissione parlamentare sugli svantaggi derivanti dall’insularità, Tommaso Antonino Calderone, ha fatto il punto sull’indagine conoscitiva con l’Unione Nazionale Imprese Elettriche Minori (UNIEM). L’incontro si è tenuto lo scorso mercoledì 10 settembre e ha messo in luce le note e persistenti problematiche legate alla gestione energetica delle isole minori, specialmente quelle siciliane.
L’indagine ha evidenziato come la conformazione geografica renda complesso l’approvvigionamento energetico, con un’ulteriore complicazione dovuta all’elevata e imprevedibile domanda durante l’estate, causata dall’afflusso turistico. Questo squilibrio estivo contrasta nettamente con la più regolare gestione dei consumi invernali.
Calderone ha identificato i punti critici principali emersi dall’incontro:
Mancanza di interconnessione: Le isole minori non sono connesse alla rete elettrica nazionale.
Insicurezza energetica: La mancanza di connessione con il continente, la topografia, le condizioni climatiche avverse, la scarsità di aree per lo stoccaggio di carburanti e la difficoltà nella realizzazione di impianti da fonti rinnovabili contribuiscono alla scarsa sicurezza energetica. Inoltre, le reti elettriche locali sono particolarmente esposte a variazioni improvvise.
Costi elevati: I costi di produzione e distribuzione dell’energia elettrica sono quasi tre volte superiori rispetto a quelli nazionali.
Gasdotti: Le isole non sono connesse alla rete nazionale dei gasdotti.
Il Presidente della Commissione ha sottolineato l’importanza di monitorare attentamente la situazione per ridurre i divari nella gestione energetica e allineare i costi ai piani nazionali. L’obiettivo è lavorare per massimizzare la gestione dei punti critici emersi, garantendo che le isole minori possano tenere il passo con il resto del continente in termini di sviluppo e costi. Calderone ha confermato che l’attenzione della commissione sul tema rimarrà alta, continuando a monitorare gli sviluppi futuri.