Stromboli- Terminate a luglio, le opere di ristrutturazione del molo di Ficogrande, realizzate in subappalto dalla ditta di Nino Ziino di Lipari, servono a poco. ” Se non si realizza- evidenzia il presidente della Circoscrizione Carlo Lanza- una testata che superi la secca presente, gli aliscafi non possono attraccare e quello che è uno scalo alternativo, prezioso anche per finalità di Protezione civile, può servire solo ai natanti da diporto”.
Per riprendere i lavori di ristruttuazione, da 700 mila euro, sospesi per qualche anno, per il pagamento di qualche acconto da parte della Regione, lo stesso presidente Lanza e il sindaco Marco Giorgianni avevano sollecitato più volte, rispettivamente, la Prefettura e la Regione fino a quando la prosecuzione dell’intervento non è stata sbloccata.
Ora, però, in una situazione finanziaria regionale da “lacrime e sangue” si rende necessario il finanziamento del secondo lotto per realizzare quella testata che consentirebbe ad aliscafi e monocarena di attraccare nell’isola anche con mare mosso di scirocco. La struttura, distante 800 metri circa da Scari, rispetto allo scalo principale è più riparata e rappresenterebbe un rifugio sicuro per gli approdi alternativi. Va ricordato che il molo attualmente è chiuso per la mancanza di collaudo.