di Patrizia Lo Surdo
02/04/2013 – 02/04/2023
Sono trascorsi dieci anni da quel tragico 2 aprile che ci privò per sempre di Edoardo Bongiorno.
Il caro Sig. Edoardo, così lo chiamavo durante le mie giornate lavorative presso il suo Hotel Oriente, ha lasciato un grande vuoto e il passare del tempo non lo colma ma lo ingrandisce. Il vuoto della sua assenza lo provano i suoi familiari, gli amici, e le tante altre persone che lo stimavano e collaboravano con lui e lo provo io.
Quando mi ritrovo a passare davanti all’ingresso dell’Oriente, mi ritornano in mente tanti momenti trascorsi insieme e lo “rivedo” che osserva la vetrina di oggetti antichi, che aveva progettato e arredato personalmente, e che caratterizza l’albergo, o seduto sulle poltrone ricavate dai tronchi di mangrovie, o ancora al telefono mentre illustra ai clienti le bellezze dell’isola o ciò che offre l’hotel.
Amava il suo lavoro, era una sua abitudine osservare i clienti mentre consumavano la prima colazione e sorridere a coloro che gli facevano i complimenti per la sua collezione etnografica. Era impossibile non volergli bene, con i suoi pregi e i suoi difetti era una persona amabile e affettuosa. Mancano le sue battute, la sua ironia, i suoi cruciverba della settimana enigmistica, la voglia di fare ed i suoi racconti sul padre Leonida: l’indecisione che ebbe allora nel divulgare la storia con Edda Ciano, la riservatezza di quando partì per Roma ospite alla trasmissione di Bruno Vespa.
Conservo con tanto affetto, nel mio cuore, tutti questi ricordi e gli insegnamenti accumulati durante gli anni passati al lavoro. Mi chiedo cosa avrebbe pensato della pandemia, del Corona virus e dell’uso
delle mascherine, chi avrebbe votato alle elezioni nazionali e a quelle del sindaco. Peccato non avere risposte…sono sicura, però, che da lassù sorriderà e sarà fiero di sua figlia Manuela che continua con dedizione l’attività di famiglia.
Il suo sorriso, la spensieratezza delle serate trascorse in allegria con amici e parenti, la sua ironia resteranno sempre dentro di me; e mi auguro che quando verrà aggiornata la toponomastica di Lipari, gli sarà dedicata una via.
Caro Sig. Edoardo proteggici dall’alto del cielo e dai un bacio alla tua Isa.