” La notizia arrivata ieri del dissequestro della Pozza dei Fanghi – scrive il delegato del sindaco Gilberto Iacono- rappresenta una ventata di ottimismo per noi isolani, imprenditori e soprattutto per i turisti. L’isola di Vulcano, che dopo il Covid ha dovuto affrontare, oltre all’emergenza del cratere, anche la privazione di questo bene prezioso e simbolico per Vulcano e per le Eolie, aveva perso una parte del turismo legato proprio alla fruizione della pozza. Oggi, grazie al dissequestro e si spera all’imminente riapertura, Vulcano è pronta a riprendersi quel turismo termale che l’ha sempre contraddistinta e resa famosa nel mondo intero”.
Il dissequestro dell’area, restituita all’amministratore della Geoterme, Gustavo Conti, è stato disposto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Barcellona Giuseppe Sidoti. Conti è stato condannato solo per due capi di imputazione (abuso edilizio per la realizzazione di alcuni cordoli in cemento e rafforzato le difese del muraglione di protezione dal mare e stradine con massi ciclopici) a un anno e due mesi ( pena sospesa) e ad oltre 14 mila euro di ammenda. Assolto , invece, Angelo Ferlazzo, suo predecessore perchè il fatto non costituisce reato. Il giudice ha dichiarato di non doversi procedere nei confronti di Carlo Chiofalo imputato nella sua qualità di locatario e materiale esecutore dei lavori. Rinviato a giudizio l’ing, Emanuele Carnevale, progettista e direttore dei lavori.