Terna S.p.A. ha chiesto alla Capitaneria di Porto di Milazzo la concessione demaniale marittima cinquantennale per l’occupazione e l’uso delle porzioni di mare territoriale interessati dalla tratta sottomarina ” Collegamento est” del progetto Tyrrenian Link . Si tratta com’è noto, del più importante progetto al mondo per la trasmissione di energia elettrica sotto il mare. Terna investirà complessivamente 3,7 miliardi di euro (di cui 1,9 miliardi finanziati da Bei) per collegare la Sardegna alla Sicilia e quest’ultima alla Campania, e rendere più sicuro ed efficiente lo scambio di energia tra le diverse aree del Paese, consentendo al contempo l’integrazione nella rete elettrica di una quota sempre maggiore di fonti rinnovabili e abilitare così la decarbonizzazione.
Il Tyrrhenian Link è propedeutico a tutto questo. Ed è sorprendente che una grande opera di tale importanza, per quello che comporta in termini di stabilità e indipendenza energetica del Paese, per le ricadute economiche e per il valore industriale che contiene, sia così sottovalutata nel dibattito pubblico.
Da industriaitaliana.it – Laura Magna
«L’obiettivo principale del Tyrrhenian Link è quello di stabilizzazione e messa in sicurezza della rete, assicurando lo scambio efficiente tra le due isole e tra queste e il Continente – spiega Giacomo Donnini –. Collegato a questo, c’è il tema dell’integrazione nella rete nazionale delle fonti rinnovabili. Le aree di approdo dell’opera non sono casuali: sono luoghi dove c’è molta disponibilità di sole e vento. L’energia delle fonti rinnovabili è per sua natura intermittente e pertanto dobbiamo prevedere un’importante capacità di trasporto: una rete che consenta di prelevarla dove viene prodotta e di portarla dove viene consumata, sostanzialmente quindi da Sud verso Nord, dove si concentra la maggior parte dei consumi civili e industriali. Questo vale in un contesto italiano, ma se allarghiamo lo sguardo all’Europa, i due maggiori bacini di rinnovabili sono l’eolico nel mare del Nord e il fotovoltaico nel Mediterraneo. Dobbiamo avere la possibilità di trasferire quest’energia da un’area all’altra in base a disponibilità ed esigenze di consumo. L’Italia si trova al centro e da questo punto di vista anche la connessione elettrica con la Tunisia sarà cruciale».