di Roberto Sauerborn
Inconcepibile, inaudito oltre che vergognoso e deprimente. Eppure, come parrebbe, per esigenze di copione si è dato fuoco all’isola di Stromboli. L’isola di Stromboli brucia ad opera dell’uomo, non del piromane in malafede o dello sprovveduto gitante domenicale. Stromboli brucerebbe per mano degli esperti, di quelli stessi che, come pare, dovrebbero tutelarla e salvaguardarla.
Certo, tutti ci riserviamo di aspettare l’esito delle indagini (?) per capire se ci sono e di chi sono le eventuali responsabilità…Bah! E’, addirittura, ridicolo e offensivo di se stessi e della propria intelligenza doverlo e/o sentirselo dire.
L’isola è bruciata. A quanto si legge, “l’incendio è divampato durante le riprese di una fiction…” anche se “non è chiaro da dove si sia propagato”.
Eppure, in questi giorni, l’Italia, la Sicilia è interessata oltre che da un caldo orrendo, anche da un vento di scirocco che, anche ai più profani, suggerisce di stare al fresco, oltre che non accendere fuochi, peraltro, vietati!
Ma, qualcuno, come si sente dalle testimonianze di coloro che sono sull’isola di Stromboli, per fare vedere l’efficienza e l’efficacia di coloro che sarebbe preposti alla tutela e alla salvaguarda del Patrimonio e della collettività, avrebbe pensato bene di bruciare un po’ di macchia mediterranea per poi, (come nella migliora tradizione filmica), esaltare l’eroe che spegne e ci salva dal pericolo…
Solo che lo scirocco gli ha dato dei “cretini”!
Ma, non mi interessa fare la cronaca dell’accaduto, o scoprire che esistono i cretini (la loro mamma è sempre incinta), questo spetta ad altri e che già lo fanno molto bene; ma, poi il cretino, che colpa ha, se é cretino?
E, non mi interessa tornare su cose dette, sugli allarmi lanciati, sulla inettitudine (visto i risultati) di chi ha amministrato, sulla inefficacia, ove inesistenza, di strumenti di tutela e di salvaguarda, dell’assenza totale (anche agli esperti, visto i risultati), della benché minima conoscenza delle procedure di intervento o, meglio di prevenzione dagli incendi nelle isole Eolie.
Della totale sconoscenza, da parte di chi è chiamato a dirigere l’azione gestionale e amministrativa locale (visto i risultati), dei possibili rischi naturali ed antropici, sul rischio vulcanico e sulla totale assenza di azioni di prevenzione e le procedure da adottare in regime di emergenza per la salvaguarda della collettività e del Patrimonio Naturale e Culturale.
Ma, voglio, altresì rimarcare, con rabbia, rammarico e tristezza, ancora una volta, l’esplosione di ignoranza, arroganza, supponenza, strafottenza, disinteresse, disprezzo e, direi, odio da parte di coloro che si sono sempre opposti al Parco Nazionale delle Isole Eolie, che è URGENTE attivare, per affrancare questo meraviglioso patrimonio mondiale dell’umanità dal pericolo immanente di ritrovarsi, ancora una volta, gente inadeguata a gestirlo, da gente che non sa porsi con il dovuto rispetto nei confronti delle nostre isole.
Quanto successo ieri a Stromboli dovrebbe bastare per sospendere le elezioni amministrative e/o ricondurre a più miti pensieri coloro che, ancora oggi, amministrano che hanno amministrato e/o che hanno supportato questo modo allegro e inadeguato di pensare le isole Eolie, di potersi ricandidare, a tutti i livelli, e di continuare, speriamo mai più, d’essere responsabili di questi scempi naturalistici.
Con il Parco, non ci sarebbe stata possibilità alcuna di poter improvvisare un incendio per esigenze cinematografiche e/o per far vedere quanto siamo bravi a prenderci in giro: basti ricordare l’ultima esplosione dello Stromboli e la gente abbandonata sulle spiagge.
Ma, mi chiedo, al di là delle responsabilità di coloro che possano avere acceso il fiammifero, come si possa fare ad autorizzare una cosa del genere, dov’è e di chi è la responsabilità del controllo del territorio?
Speriamo di avere presto risposte che, sarebbe bello, avere dalle urne per un reale cambiamento perché mai le Eolie si sono trovate così in basso, senza regole, senza riferimenti, senza guida, senza tutto.