L’encomio dell’Amministrazione comunale a quanti si sono prodigati per il ritrovamento
E’ stato ritrovato in fondo a una scarpata profonda circa 30 metri, il giovane escursionista napoletano ricercato da sabato. Ci era finito scalando la montagna oltre i 400 metri d’altezza autorizzati per il rischio vulcanico. Per trovarlo è scattata una vera e propria mobilitazione: sono stati impegnati il Soccorso Alpino e Speleologico, i Carabinieri, la Guardia di finanza arrivata con una motovedetta, i Vigili del fuoco, la Protezione civile, le guide vulcanologiche e volontari isolani. Il ritrovamento alle 12,30: la voce del giovane è stata udita dai soccorritori e si è proceduto al recupero. Le unità del Soccorso Alpino si sono calate con una fune e, tra non poche difficoltà, sono riuscite a riportarlo in superficie sano e salvo e tutto sommato in buone condizioni. Per precauzione, una volta riportato nel centro abitato, il giovane è stato visitato dalla guardia medica. Era sbarcato nell’isola eoliana da solo.
Il comunicato dei Vigili del Fuoco
La macchina del soccorso, coordinata dai Vigili del fuoco, dopo la procedura per ricerca a persona attivata dal piano Provinciale della Prefettura, ha dato buoni risultati oggi alle ore 12:50, momento in cui è stato ritrovato il ragazzo, in zona vallonazzo, fortunatamente in vita, anche se in uno stato confusionale e disidratato. I primi a trovarlo sono stati gli uomini del soccorso alpino. Il giovane, 29 anni, è stato affidato al personale della guardia medica per accertarne le condizioni di salute che sembrano, almeno da un punto di vista fisico, buone. Il dispositivo messo in campo dai Vigili del fuoco comprende esperti in topografia applicata al soccorso, cinofili, droni, l’elicottero del reparto volo di Catania. Alla ricerca erano presenti anche Carabinieri, 118 e i militari del Sagf della Guardia di finanza.
“Apprendiamo con sollievo-si legge in una nota dell’Amministrazione comunale- la notizia del ritrovamento del giovane che da ieri mattina risultava disperso sull’isola di Stromboli e che, dopo circa 48 ore di ricerche incessanti, è stato rinvenuto vivo nel dirupo in cui era precipitato e le cui condizioni di salute sono alla verifica della guardia medica locale, dove è stato immediatamente trasferito dopo le operazioni di recupero.
L’encomio e il ringraziamento dell’Amministrazione Comunale vanno a tutte le Istituzioni, alle Forze dell’Ordine, alle Associazioni, ai volontari, a tutti coloro che con competenza, coraggio, fermezza e grande slancio umano hanno permesso che questa spiacevole vicenda, vissuta con grande apprensione da tutta la comunità, si concludesse nel migliore dei modi.
L ’attivazione delle procedure di emergenza e delle strutture soccorso da parte della Prefettura di Messina, sotto il coordinamento delle operazioni dei Vigili del Fuoco, hanno dato luogo a una azione massiccia e tempestiva, grazie anche all’impiego di mezzi terrestri, navali e aerei, droni, unità cinofile e strumenti e apparecchiature tecniche specialistiche. Ma come spesso accade in situazioni emergenziali a fare la differenza è sempre la professionalità e l’abnegazione degli uomini in campo.
Ringraziamo dunque, a nome della cittadinanza tutta, i già citati Vigili del Fuoco che sono intervenuti con personale di varie specializzazioni, i volontari del corpo del Soccorso Alpino e Speleologico siciliano, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, la Guardia di Finanza, l’Arma dei Carabinieri e in particolare gli uomini e il comando della stazione di Stromboli dove è stato attivato il centro di coordinamento avanzato, la Capitaneria di Porto, il corpo Forestale regionale, il gruppo di Protezione Civile VIS – Volontari Isola di Stromboli attivato dal Sindaco come da procedura, le Guide Alpine e Vulcanologiche e tutti i cittadini che hanno preso parte volontariamente alle ricerche”.