di Rosa Oliva
Giorno 20 Maggio, finalmente, è partita la raccolta dei rifiuti differenziata a Stromboli. Il risultato è stato immediatamente evidente, le principali strade dell’isola prive di accumuli di rifiuti in prossimità delle zone dove erano allocati i cassonetti. Di contro presso le abitazioni lo scenario è inquietante e preoccupante.
Sull’isola sono in forza al momento solo tre operatori ecologici e su di loro grava tutto il peso della raccolta, oltre che la pulizia delle strade dell’isola . Ho visto i poveretti spazzare con la scopa il lungomare. Il Covid a detta della Loveral e dei rappresentanti comunali ha ritardato e limitato l’organizzazione dell’avvio.
Rimane il fatto che la campagna di informazione e sensibilizzazione prevista non è stata messa in atto. I mezzi previsti dal contratto d’appalto e cioè le spazzatrici sull’isola non sono mai arrivati. I carrellati nelle zone non servite dal PAP e nelle zone di maggiore afflusso turistico inesistenti. L’orario di conferimento lontano da ogni logica, far permanere i rifiuti incustoditi tutta la notte è occasione ghiotta per cani randagi e gatti. Gli anziani ed i lavoratori costretti ad aspettare per conferire i rifiuti le ore notturne.
Le attività residenziali paralizzate da un calendario di conferimento che non tiene conto del flusso settimanale dell’attività di soggiorno. I pescatori che devono portarsi a casa i resti della loro attività. E potremmo continuare l’elenco. Andando avanti di questo passo e con l’approssimarsi della stagione turistica senza che venga posto un immediato intervento, Stromboli diventerà una discarica a cielo aperto.