
Eppure non se n’è accorto nessuno tranne che gli addetti ai lavori del porto. Il nuovo e provvisorio sistema di pompe installato nella via Amendola dalla ditta Caruso (proprietaria dell’impianto) ha consentito di superare la prova “acqua alta” nella via ten. Mariano Amendola. Con lo scirocco degli ultimi giorni , infatti, l’alta marea che prima allagava la strada è tornata…in mare.
Nel senso che l’impianto funziona, così come dovrebbe funzionare in caso di piogge abbondanti. E’ stata trovata la soluzione ? Di sicuro il fenomeno è stato mitigato e rispetto a prima le nuove opere hanno consentito di attenuare un problema che , comunque- come del resto ammette la stessa impresa- dovrebbe presentarsi solo in casi eccezionali. Ma è già un grosso passo in avanti.

Piuttosto sarebbe opportuno, proprio per non vanificare l’efficienza del sistema, garantire la pulizia dalla terra che si deposita sotto il muraglione che divide la banchina dalla via Amendola . Ma si tratta di prendere provvedimenti anche impopolari per disciplinare i parcheggi. Frattanto, lunedì i lavori di riqualificazione dell’area portuale saranno consegnati con tanto, lo ricordiamo, dello scivolo per i portatori di handicap lato Punta Scaliddi e con la nuova scalinata abbellita ai lati da due belle aiuole con delle palme.
Il lungo bisuolo soprastante le corsie di attesa dei veicoli è stato rinfrescato di bianco e decorato con dei pesci blu disegnati con lo stancil come indicato dalla Soprintendenza , per la quale , a quanto pare quel bianco doveva originariamente essere azzurro con i pesci bianchi.
Soprassediamo sulla durata dell’opera artistica, bella ma che, ovviamente, non avrà lunga vita ( saranno cambiati i programmi in corso d’opera) e che sicuramente obbligherà l’ente ad un nuovo intervento. Ma almeno i pesci trasportati prima nella via Amendola dall’acqua alta adesso rimarranno soltanto impressi sul muro.
