In Sicilia, come riporta orizzontescuola.it, la scuola si prepara per la riapertura l’8 gennaio (data stabilita nel calendario regionale a inizio anno), con le scuole secondarie di II grado al 50% fino al 18 gennaio, quando, se la curva epidemiologica lo permetterà, la percentuale salirà al 75%. Lo dice l’assessore all’Istruzione della Regione siciliana, Roberto Lagalla, confermando la decisione presa dalla giunta Musumeci il 31 dicembre.
Forti perplessità, tuttavia, vengono manifestate dai sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Sicilia. “Chiediamo un immediato confronto con le istituzioni, col presidente Musumeci, con gli assessori all’istruzione, ai trasporti e alla sanità e con il direttore generale dell’Usr Sicilia, per approfondire le reali condizioni delle scuole, alla luce di un’emergenza sanitaria che è ancora altissima, considerato il numero elevato di decessi e di contagiati delle ultime giornate”.
“In Sicilia gli studenti sono più di 700.000, di cui più di 240.386 delle scuole secondarie di II grado – continuano i sindacati – mentre 831 sono invece le istituzioni scolastiche articolate in 4.102 sedi. A tal proposito tante sono le domande alle quali bisogna dare una risposta: le 4.102 sedi sono tutte sicure? Il sistema dei trasporti, le cui criticità son ben note a tutti, è in grado di garantire quei parametri minimi di sicurezza che riguarderanno decine di migliaia di studenti? Siamo sicuri che l’articolazione dell’avvio e della fine delle attività in diversi turni, utilizzando tra l’altro gli stessi mezzi, sia la soluzione ottimale?”.
(A Lipari, le scuole riapriranno come da calendario P.P.)