“E’ un lavoro fatto giusto per rispettare la legge ma non tutela il principio dell’inclusione e mi sono sentito emarginato. Se parliamo di inclusione nella società di persone con disabilità non capisco perché i disabili non possano passare anche dal centro del porto facilitando anche il percorso, visto che in orari di punta la parte di punta Scaliddi è piena di macchine che ostacolano il passaggio creando sempre le solite diatribe”. Sandro Biviano, affetto come i suoi fratelli da distrofia muscolare, prosegue il suo tour di Lipari per farla vedere anche con gli “occhi del disabile”.
Nel suo post, su fb, ha evidenziato come abbia chiesto al vicesindaco Gaetano Orto di aver accesso agli atti per poter visionare il progetto.
” A fine settimana – ha scritto- contattata la stazione appaltante, faremo un sopralluogo e valuteranno insieme se ci sono i margini per il secondo scivolo, nel rispetto delle norme internazionali sperando che non ci rendano ancora una volta discriminati rispetto agli altri . Mi sono anche offerto di autotassarmi e affrontare le spese purché noi disabili possiamo sentirci liberi di poter vivere al 100% e chissà che un giorno queste isole non diventino modello di accoglienza e di inclusione anche per tutti i diversamente abili, è un desiderio che voglio inseguire”.
Da sottolineare, comunque, come lo scivolo realizzato lato punta Scaliddi non serva soltanto in vista dello spostamento degli aliscafi nella banchina alternativa ma anche quando il maltempo impedisce il normale attracco al pontile e il mare allaga la via ten. Mariano Amendola ( fenomeno ora mitigato proprio dalle opere) rendendo impossibile proprio il transito delle persone diversamente abili se non attraversando la banchina soprastante.
Frattanto, a proposito di disabilità, si fa notare che Lipari ha perso il Centro di Riabilitazione Psicomotoria dell’Asp 5 di Canneto, chiuso . Il servizio pubblico è stato di fatto sostituito da quello privato in convenzione…