(Messinatoday.it) I voli nazionali verso Bologna, Venezia, Torino ma ora anche il debutto di quelle internazionali verso Barcellona, Marsiglia, Manchester e Berlino. Gli aerei della Ryanair con la loro classica livrea bianca, gialla e blu decollano dall’aeroporto dello Stretto, destinati a cambiare in parte anche le abitudini dei viaggiatori messinesi anche se difficilmente potrà rimpiazzare in toto l’aeroporto di Catania sia perché anche lì Ryanair ha aperti nuovi collegamenti sia perché i tempi di percorrenza per raggiungere entrambi gli scali non sono molto diversi.
Di certo la scelta di Ryanair battezza la città dello Stretto come base per il Sud Italia. E l’esordio – come scrive ReggioToday – ha numeri da sold out. Dopo l’ottimo riscontro dei primi collegamenti nazionali, anche le rotte estere che sono state inaugurate oggi registrano un ottimo riempimento del Boeing 737 di base nell’aeroporto Tito Minniti.
Il taglio del nastro il 25 aprile con il rito degli idranti dei vigili del fuoco che hanno bagnato il velicolo e la festa con brindisi e torta griffata.
Marco Franchini, amministratore unico del gestore aeroportuale calabrese, ha fatto un bilancio a caldo a pochi minuti dal secondo round della giornata, gli arrivi internazionali. Un test importante per l’attrattività turistica. “I dati di Barcellona e Marsiglia – dice l’amministratore Sacal – presentano coefficienti di riempimenti fino al 97 del cento ma sono andati benissimo anche i voli nazionali. Reggio sta rispondendo con quella che mi piace chiamare un’altissima redemption del territorio, e Ryanair sta contribuendo grazie alla particolare politica di marketing di questa compagnia. Non è soltanto un vettore ma lavora anche sui mercati ponte oltre a creare una rete con gli altri servizi della globale esperienza di viaggio, dalle strutture ricettive al rent a car”.
Franchini sottolinea la promozione che la compagnia irlandese sta dedicando all’aeroporto dello Stretto interessato attualmente da lavori di riqualificazione. I lavori, per una durata prevista di 420 giorni, sono stati assegnati a febbraio e per Sacal è il primo step verso la creazione di un unicum architettonico tra gli ambienti aggiuntivi e il rifacimento del corpo principale dello scalo: “Avremo due nuove sale di imbarco, e la pista è stata resa più efficiente con interventi che facilitano la visibilità nelle procedure di atterraggio e decollo. Con il risanamento dell’aeroporto avremo un’infrastruttura rinnovata che sarà la porta di ingresso di Reggio Calabria. Un obiettivo rafforzato anche dall’intermodalità, per cui stiamo compiendo uno sforzo enorme in sinergie con il trasporto marittimo perché sappiamo che l’attraversamento dello Stretto fa parte del progetto per mettere in rete il turismo tra Calabria e Sicilia”.
Ryanair è apripista ma cosa si sta facendo per restituire al Tito Minniti le percentuali e il traffico di vettori dei suoi tempi d’oro? “Bisogna prima consolidare l’esistente – afferma Franchini – e mi riferisco anche a Ita Airways e le importanti rotte che garantisce. I nuovi collegamenti Ryanair avranno poi appeal per altre compagnie. Ma in questo aeroporto i risultati raggiunti sono già importantissimi e non se parla abbastanza. Abbiamo superato forti criticità che limitavano lo scalo ma ci sono ancora da risolvere problemi su cui insistiamo da anni. Siamo bloccati da un tratto di 300 metri perché non si riesce ad abbattere un abbaino, e poi c’è da intervenire sullo svincolo Maldariti, come continuiamo a chiedere perché la viabilità verso l’aeroporto è in stato indecoroso”.