di Bartolo Pavone
Gentilissimo Direttore,

il Ministero della Pubblica Istruzione di concerto con il MEF ha pubblicato il decreto n.220/2022 che consente la formazione di classi in deroga nei limiti previsti dalla normativa vigente, per l’a. S. 2022/23. In Sicilia sono stati assegnati n. 419 posti. Il decreto sopraindicato potrebbe interessare le scuole del nostro arcipelago, visto tra altro l’approssimarsi dell’inizio dell’anno scolastico e le indicazioni da parte del Ministero con nota n.1998 del 19 agosto inviata alle scuole.
Nella nota del 19/08/2022, Il capo di Dipartimento, Stefano Versari, sottolinea il motto esplicativo: “prepararsi ed essere pronti“. Se i contagi dovessero risalire, le scuole potranno adottare misure più restrittive. Per farlo potranno seguire le “Indicazioni strategiche diffuse dall’Istituto Superiore di Sanità lo scorso 5 agosto. Da sottolineare che non si tratta di obbligo bensì di indicazioni. Infatti le regole anti Covid scadono il 31 agosto, e se non ci sarà un intervento del governo non potranno esserci obblighi per le istituzioni scolastiche. Secondo il mio modesto parere, queste direttive e indicazioni potrebbero interessare le nostre scuole per quanto riguarda le classi sovraffollate ( vedi le classi di scuola primaria Lipari centro ); lo spopolamento negli ultimi anni nelle scuole piu’ lontane ( Alicudi, Filicudi, Panarea ) oltre, naturalmente, un’eventuale incremento di casi Covid .
Da ricordare che qualche mese fa nel nostro arcipelago sono stati oltre i 200 casi . Il Decreto n.220/2022,prevede due indicatori per avere diritto ai posti in deroga.
1) Status sociale, economico e culturale;
2) Condizione di dispersione scolastica.
Nella scuola primaria e secondaria l’indicatore di status sociale, economico e culturale e’ individuato nell’“ESCS”, sulla base dei dati concernenti l’anno scolastico 2020/21.
L’indice prevede quattro livelli: Basso, Medio-basso, Medio-alto, Alto. I valori del suddetto indicatore ESCS oscillano: nella scuola primaria da un minimo di -2,62 a un massimo di 1,82; nella secondaria di primo grado da un minimo di -2,82 a un massimo di 1,79; nella secondaria di secondo grado da un minimo di -2,86 a un massimo di 1,78.
Nella scuola primaria per dispersione scolastica s’intende la “dispersione implicita” (indice di prossimità di dispersione), ossia la percentuale di allievi in condizione di fragilità negli apprendimenti al termine della classe quinta, sulla base degli esiti delle prove INVALSI per ciascuno studente.
Tale indicatore è definito come il rapporto tra il numero degli allievi fragili e il numero totale degli studenti che hanno sostenuto le predette prove ed è calcolato tenuto conto degli studenti frequentanti nell’ anno scolastico 2020/2021 la classe quinta. I valori dell’indicatore di dispersione implicita vanno da un minimo di zero a un massimo di 100; il valore soglia è 2,68, coincidente con la percentuale media nazionale. Le stesse possono inoltre essere attivate, per garantire la continuità del servizio, in scuole ubicate in aree caratterizzate da particolari condizioni di disagio legate a: spopolamento; specifiche situazioni locali, con particolare riguardo ai comuni montani e alle piccole isole; situazioni emergenziali o a particolari condizioni orografiche.
Applicazione deroghe: nella scuola primaria, possono essere costituite classi con un numero di alunni non superiore a 25; Nella scuola secondaria di primo grado, possono essere costituite classi con un numero di alunni non superiore a 26 ; Nella scuola secondaria di secondo grado, possono essere costituite classi con un numero di studenti non superiore a 27.