Nei giorni scorsi il Comitato Eolie 20-30 ha chiesto al presidente della Regione Musumeci e dell’Ars , Miccichè, oltre che alla presidente della Commissione, Ruvolo, la concessione del contributo, portato in finanziaria a 5000 euro, alle partorienti fuori dalle isole, entro la 28° settimana per le gravidanze non a rischio ed entro la 20° per quelle a rischio. Oggi quella stessa richiesta viene presentata nell’interrogazione al governo regionale da parte del gruppo del Pd, tra i quali figura anche l’ex assessore Gucciardi. Con tutto il rispetto per la richiesta, comunque utile, e per i richiedenti e per la validità del Percorso nascita, ci chiediamo: dobbiamo porre la parola fine all’istituzione del Punto Nascita a Lipari ? Ricordiamo che all’Ars è stato anche approvato di recente un odg dell’on. Lo Curto, capogruppo Udc, per chiedere, per il ripristino del Punto nascita, una deroga al Decreto Balduzzi e la modifica dell’Accordo raggiunto in sede di Conferenza unificata Stato Regioni Enti locali nel 2010. La stessa ha auspicato un confronto tra governo regionale e governo Draghi.
INTERROGAZIONE
(Risposta scritta)
N. (…) Modifica dei tempi di erogazione del contributo alle partorienti delle isole minori.
Al Presidente della Regione e all’Assessore per la salute,
PREMESSO che:
la mancata risposta all’annoso problema dei punti nascita nelle isole minori si traduce nella negazione del diritto di nascere nella propria terra, in deroga a tutte le nuove norme nazionali, compreso il decreto Balduzzi che riconosce le difficoltà di vivere in un isola prevedendo la possibilità
di poterci partorire;
a tutt’oggi nella nostra Regione è previsto soltanto un contributo a saldo dei gravi disagi che le partorienti isolane sono costretti a vivere;
ATTESO che:
la diagnostica prenatale in specie tra la 12^ e la 14^ settimana di gestazione necessita di dover eseguire metodiche come il Bi-test, lo SCA test e ancor più il DNA fetale per le partorienti con età superiore a 35 anni, con un aggravio economico non indifferente per le famiglie eoliane; l’ecografia morfologica e l’ecocardiofetale sono metodiche ormai imprescindibili per una ottima metodologia gravidica e vanno eseguite tra la 22^ e la 24^ settimana di gestazione; la normale condotta clinica comporta per le pazienti gravide e per le loro famiglie una molteplicità di disagi, non ultima l’ansia di rimanere sole fuori sede che si antepone alla gioia di vivere un lieto evento e la preoccupazione, già dai primi mesi di gravidanza, di dover accantonare le risorse necessarie per affrontare il percorso di nascita; tante pazienti necessitano di un ricovero ospedaliero per minaccia d’aborto ed ancor più per minaccia di parto pretermine, quindi prima della 36^ settimana;
RITENUTO che:
come pure rivendicato dalle varie associazioni nate per la difesa del punto nascita nelle isole Eolie, oltre alla negazione del diritto di nascere nella propria terra non può essere aggiunto anche l’onere dell’anticipazione di ingenti somme per la gestione della gravidanza fuori sede;
sia imprescindibile ed urgente una nuova regolamentazione dei tempi relativi alla concessione dei contributi che consenta la possibilità di ottenere il contributo entro la 28^ settimana per le gravidanze non a rischio ed entro la 20^ settimana per quelle a rischio,
PER SAPERE:
se e quali iniziative si intendano porre in essere per una rivisitazione del percorso di parto definito per le partorienti delle isole minori, al fine di renderlo più sicuro e sereno;
se non ritengano opportuno ed urgente oltre all’aumento del contributo concesso, intervenire sulla attuale regolamentazione dei tempi erogazione del contributo medesimo anticipandolo alla 28^ settimana, per le gravidanze non a rischio, ed entro la 20^ settimana, per quelle a rischio, sgravando in tal modo le famiglie interessate, almeno in parte, dal peso degli oneri imposti dalla assenza di un punto nascita nella loro terra.
(L’interrogante chiede risposta scritta con urgenza)
(8 aprile 2021)
LUPO ARANCIO BARBAGALLO CATANZARO CRACOLICI DIPASQUALE GUCCIARDI