
Ossidiana nel Mediterraneo / Obsidian in the Mediterranean
chiesa ex Santa Caterina piano terra
28 giugno – 31 ottobre 2023
INAUGURAZIONE 28 giugno ore 18,00
La presenza nell’isola di Lipari di uno dei più importanti giacimenti di ossidiana, materia prima
largamente utilizzata nella preistoria per la fabbricazione di utensili di vario tipo, ha suggerito l’idea di
realizzare una mostra su questo tema specifico. L’attività eruttiva di Lipari che ha prodotto l’ossidiana
utilizzata dall’uomo durante il Neolitico a partire dalla metà del VI millennio a.C., è datata a circa 9000
anni fa. Lo sfruttamento neolitico ha determinato il primo popolamento dell’arcipelago e una estesa
diffusione di questa materia prima utilizzata come merce di scambio dalle comunità umane della
preistoria.
Nel 2016 il museo di Lipari è stato la sede della International Obsidian Conference 1-2 June
2016, organizzata da SAS-The Society for Archaeological Sciences, IAOS-Internacional Association for
Obsidian Studies in collaborazione con il Parco Archeologico delle Isole Eolie, alla quale hanno
partecipato studiosi da tutto il mondo.
La mostra ha l’obiettivo di fornire al visitatore un quadro generale sulla presenza di giacimenti di
ossidiana nell’area del Mediterraneo e oltre, che sono stati frequentati dalle popolazioni in età
preistorica, dal Neolitico all’età del metalli.
L’esposizione si sviluppa su un percorso geologico che comprende campioni di roccia ossidiana dei
giacimenti di Lipari, Palmarola, Pantelleria, Sardegna; Milos e Gialì (Grecia), Armenia e Georgia e
Turchia, Etiopia (Africa). Il percorso archeologico attraversa il Neolitico e l’età del Bronzo
ricostruendo la catena operativa della scheggiatura e offrendo una selezione di manufatti di Lipari e di
Pantelleria. Introducono e chiudono la mostra quattro opere dell’artista Luigi Radici sul tema dei
vulcani mentre una scultura di ossidiana dell’artista Salvatore De Pasquale invita alla visita. Pannelli, un
monitor touch screen e due filmati raccontano questa importante materia prima.
Il progetto della mostra rientra nelle attività di promozione del Parco Archeologico delle Isole Eolie
diretto dall’architetto Rosario Vilardo.
L’esposizione curata da Maria Clara Martinelli si è avvalsa del contributo di studiosi esperti che si
ringraziano: Paolo Biagi (Ca’ Foscari University, Venezia Department of Asian and North African
Studies), Maurizio Cattani (Dipartimento di Storia Culture Civiltà Università di Bologna), Roberto Dan
(Università della Tuscia/ISMEO Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente,
Roma), Savino Di Lernia (Dipartimento Scienze dell’Antichità Università La Sapienza, Roma), Carlo
Lugliè (Dipartimento di Scienze dell’Antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche dell’Università di
Cagliari e direttore del Museo dell’ossidiana di Pau) , Emmanuel K Ndiema (National Museum of Kenja –
Nairobi), Claudio Tranne (Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università
di Bologna), Robert Tykot (University of South Florida), Massimo Vidale (Università di Padova).