Alla faccia del divieto di sbarco in Sicilia, del decreto Conte di ieri sera che impedisce di lasciare il Comune in cui ci si trova e dei pericoli provocati dalle prime due ondate di rientri. Notte movimentata tra le due sponde dello Stretto con lunghe code di auto.
Quanto stava accadendo è stato segnalato al presidente della Regione Nello Musumeci : ” Stanno sbarcando dalla Calabria molte persone non autorizzate – ha denunciato nella notte il governatore, ieri sera proprio a Messina . Non è possibile e non accetto che questo accada. Ho chiesto al prefetto di intervenire immediatamente. C’è un decreto del ministro delle Interno e del ministro della Salute che lo impedisce. Pretendo che quell’ordine venga rispettato e che vengano effettuati maggiori controlli alla partenza. Il governo nazionale intervenga perché noi siciliani non siamo carne da macello!”
Poco dopo la denuncia di Musumeci – come riporta Blogsicilia.it – qualcosa si è mosso e sarebbero stati bloccati e rimandati indietro tutti gli automobilisti non autorizzati a sbarcare in Sicilia, cioè coloro che non sono pendolari impegnati in servizio pubblico, come operatori di pubblica sicurezza o sanitari dunque non muniti dell’autorizzazione firmata dal Presidente della Regione po suo delegato così’ come stabilito nelle precedenti ordinanze.
La prefettura di Messina ha risposto in nottata all’appello, di fronte alle surreali immagini di file chilometriche in attesa di sbarcare a Messina. Si tratterebbe di persone residenti al Nord spostatesi nottetempo all’annuncio della chiusura di buona parte delle attività produttive. La conferma del rinforzo dei controlli sullo Stretto, già in nottata è arrivata in un post successivo in cui cui Musumeci annuncia di avere avuto conferma dalla prefettura di una stretta sui controlli che autorizzasse il transito soltanto ai pendolari autorizzati, cioè sanitari e forze di Polizia.
” Le autovetture dalle ore 01:00 alle ore 07:00 – riporta una nostra fonte, attendibile, a Villa San Giovanni- saranno state una ventina, tutte controllate, di cui una grossa percentuale di pendolari di infermieri, medici e personale di tutte le forze dell’ordine”. (p.p.)