di Livio Sciacchitano
Anche questa volta l’audacia, la destrezza in mare e la voglia di vedere le isole dal lato giusto come una meta di arrivo e non da dove partire, hanno fatto si, che il Sofia M partito alle 15:00 da Milazzo abbia condotto un ristretto numeri di residenti ed un gruppo di vacanzieri, a sbarcare almeno sull’isola madre Lipari.
Il comandante Bartolo Biviano ed il suo equipaggio con a capo il fidato Mario Puglisi, hanno intrapreso la via del ritorno nonostante le condizioni proibitive del mare ma soprattutto del difficilissimo ormeggio a “Punta Scaliddi”, dimostrando grande valore nel adoprarsi nel proprio lavoro.
Non bisogna solo lamentarsi quando i mezzi non partono ma anche e soprattutto fare un plauso pubblico quando i comandanti e gli equipaggi sfidano il mare per garantire il ritorno a casa sia degli isolani, sia di chi trova in queste queste isole la concretizzazione del loro lavoro e di conseguenza soffre per i disagi dei collegamenti.
A questo punto mi permetto una riflessione ed un suggerimento agli “illuminati” candidati sindaci che si stanno cimentando per le future elezioni comunali.
Considerando che lo scirocco occupa circa il 18/22% del tempo in un anno (v. Studio Colonnello Cicala 1976 unico e solo studio sistematico dei venti nel basso Tirreno e delle Eolie) quindi una grande parte dell’anno solare.
Preso atto che tali venti rendono difficili se non eroici ( come oggi ) l’ormeggio nell’ unico porto di Sottomonastero che è notoriamente esposto a venti del 2* quadrante.
Coscienti che il passaggio fondamentale per la realizzazione dei porti sia la redazione di un Piano dei porti ( tra l’altro anche se datato, già esiste uno studio presso il nostro ente adottato con delibera n 28 del consiglio comunale nel 1978 e a cui mai abbiano dato seguito e valore, denominato “Studio delle rade e dei porti di maggior interesse nelle isole Eolie a cura degli illuminati ingegneri Volta-Sirito- Berriolo).
Suggerisco di inserire nei vostri programmi , di conseguenza nel piano dei porti, la realizzazione a Lipari di uno scalo alternativo nella dilaniata frazione di Acquacalda che allo scirocco risulta essere protetta. Tutto questo garantirebbe non solo la possibilità di attracco per navi ed aliscafi con un piccolo molo ma anche un modo per guarire quella frazione dal suo triste abbandono ed isolamento in cui versa.
Le idee non hanno colore ma sono un valore per chiunque le sappia sposare e porre in atto.
Mi permetto di fare gli auguri a tutti i pretendenti per una sana campagna elettorale dove vi sia spazio ai sani e fondati argomenti e non ad uno sterile personalismo.