Lopes : suggerimenti su opere Bagnamare e acqua alta in via Amendola

Riceviamo dall’ing Felice Lopes e pubblichiamo :

l'ing. Felice Lopes
l’ing. Felice Lopes

Caro direttore
Ho visto sul suo giornale delle foto che rappresentano dei profilati il cui nome è Zores. Sono profili che si accoppiano attraverso idonee scanalature verticali e si posizionano verticalmente con l’ausilio di un battipalo . Il loro utilizzo è particolarmente indicato per i terreni sabbiosi. Non discuto l’idea e non so neppure se è stata pensata per la zona di Bagnamare.

Mi permetto suggerire anche una mia proposta un poco più invasiva ma risolutiva , economica e più articolata. L’ideaprogetto è quella di realizzare , all’interno, ma adiacente all’attuale muraglia , un muro di sostegno in cemento armato.

Basterebbe erigere soltanto una sola paratia in legname lato riempimento.

Raggiunta la quota di calpestio stradale si dovrebbe predisporre una struttura a sbalzo con aggetto di metri 1,5 ,oltre l’attuale lato mare, da utilizzare quale passerella pedonale. Si metterebbero in salvaguardia i pedoni e la strada attuale sarebbe più sicura e scorrevole.

Per quanto riguarda via  ten. Mariano Amendola ci sono solo due soluzioni:

1) utilizzare il dislivello che c’è tra gli ingressi alle abitazioni ed il muro della nuova banchina . Tale dislivello netto è di 22 cm. Rilevati nell’ultima alta marea. A questi 22 se ne potrebbero aggiungere altri 15 di garanzia facendo, se del caso, un gradino d’ingresso alle abitazioni . In corrispondenza dei due scolmatori mettere una griglia orizzontale ed una verticale per chiudere la parte soprastante il riempimento.

2) Fare un marciapiedi con una scalinata di due gradini lato case ed alto lato muro 40 centimetri , della larghezza di metri due per consentire la libera circolazione delle macchine e delle merci. Tale marciapiede dovrebbe partire dall’inizio del muraglione lato biglietteria e terminare al limite della banchina portuale. Lungo i due scolmatori utilizzare la stessa tecnica spiegata al punto 1. Questa soluzione è più economica e sbrigativa , ma da terzo mondo. Ricordo,comunque, che chi meno spende più spende. Il proverbio dice: al caro scordati e al mercato pensaci.

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