Scrive Rinascita eoliana Riccardo Gullo sindaco su fb : “Ma è possibile trattare da creduloni i liparoti che si vantavano , a sproposito, di essere un popolo di super furbacchioni. ” U ‘cchiù fissa di Liparuoti pigghia aceddi cu i mani ” orgogliosamente ripetevano, per poi abboccare oggi, nell’epoca di internet, ad ogni cazzata viene loro proposta. Mai titolo fu più fuorviante di quello apparso poco fa’, confezionato con l’aggiunta di una foto infuocata sotto un sole cocente. Divieto all’uso degli ombrelloni. Un’ottima confezione, ma falsa , tendenziosa e fuorviante. Poche righe nelle quali si riassume in una formuletta esplicativa che non riassume niente, col chiaro intento di dare un’idea distorta dei Funzionari che hanno adottato un provvedimento che , invece, non nega nessun diritto a nessuno. È una lettura sconfortante che ci aggiorna sul livello di paranoia del momento. Tutto fa brodo. Non bastavano le bufale sul divieto del gioco del pallone sulla pubblica via, ora anche la diabolica costrizione alla tortura sotto il sole cocente. Neanche fossimo nell’Inferno di Dante. Domani mi aspetto qualche altra rivelazione ridicola condita con i soliti specchietti per le allodole.
Sulla questione l’Amministrazione ha diffuso anche il seguente comunicato stampa
Corre veloce la falsa notizia di una nuova regola comunale: “vietati gli ombrelloni delle attività commerciali sul corso”. Falso!
L’occupazione del suolo pubblico, che tante polemiche continua ancora a suscitare, è disciplinata da una Regolamento approvato con Delibera del Consiglio Comunale n.43 del 31-5-2021. Nessuna nuova regola. Si tratta infatti delle stesse previste 3 anni fa (poi sospese nel periodo covid) e mai più applicate.
Secondo il Regolamento gli ombrelloni non sono affatto vietati; sono previsti per le attività commerciali che fanno richiesta e ottengono autorizzazione all’uso del suolo pubblico e devono avere le stesse dimensioni dell’area che hanno ottenuto in concessione. Molte attività, purtroppo, con i loro ombrelloni occupano uno spazio più grande di quello per il quale sono autorizzate, rischiando di intralciare la pubblica viabilità (regolata dal codice della strada) anche e soprattutto in caso di emergenze (per esempio il passaggio di un’auto ambulanza). Le attività commerciali sono state invitate ad adeguarsi al Regolamento già all’inizio della scorsa stagione. Ma nessuno ha avuto modo di adeguarsi nonostante le relative norme regolamentari risalgano all’Amministrazione Giorgianni.
Ed interviene anche l’ex Sindaco