Sedicesima edizione di “8 marzo e dintorni” con una rappresentazione teatrale di spessore ( e da riproporre), nella sala conferenze del Gattopardo, dedicata a tutte quelle donne che hanno contribuito a riscrivere la storia. L’associazione IDee ha indagato sull’origine della discriminazione di genere, partendo dalla mitologia greca e dai testi sacri per scoprire “come si sono formati i più tenaci stereotipi sull’inferiorità delle donne e sul loro essere portatrici di sventura e dannazione”.
Ecco quindi che ” ad alcune delle tesi misogine più pittoresche estrapolate dal pensiero di storici, filosofici, scienziati di tutti i tempi, sono state contrapposte voci di donne che – in modi singolari. hanno agito una forma di ribellione contro il pregiudizio sociale e culturale”. Da Pandora, creata dagli dei per punire i mortali ad Eva, prima donna della cristianità. Da Agnodice , leggendaria medichessa a Maifreda, proclamatasi papessa. Da Christine de Pizan, prima scrittrice di professione all’inizio del Quattrocento a Moderata Fonte , autrice di un trattato sulla nobiltà ed eccellenza delle donne nel 1582. Accanto a loro la rivoluzionaria Olympe de Gourges ed altre ribelli che si sono opposte al sistema diventando bandite; ed ancora le prime maestre del Novecento e le grandi ispiratrici del pensiero pedagogico e filosofico del nostro tempo ma anche le donne “velate”, bambine costrette a vestirsi da maschio, le ragazze che non possono studiare e lavorare.