di Gianfranco Guarino

Buongiorno a tutti, in considerazione del vespaio sollevato per un dubbio su un’ordinanza, a parer mio legittimo, ed in ogni caso indipendente da convinzioni politiche e/o amministrative, ma visto solo come contributo per evitare eventuali contenziosi in futuro ritengo sia doveroso esplicitare da dove nascono i dubbi:
1) La misurazione dell’intensità del suono citata in premessa (Legge 447 del 26/10/1995 e decreti attuativi) è espressa correttamente in decibel, in seguito il limite previsto viene indicato in circa 35-40 watt che nulla ha a che fare con le normative vigenti, e può essere visto solo come un esempio applicativo della misura in decibel, ma dovrebbe esser chiarito;
2) L’ordinanza, in primis si legge che è rivolta a tutti i privati autorizzati a emissioni sonore per cui chiese comprese, e successivamente a gli altri soggetti citati nell’ordinanza stessa;
3) Le campane citate ad esempio nell’ordinanza, nulla hanno da spartire con il campanaccio che si monta sulla batteria percosso con le bacchette se non una vaga somiglianza con una piccola campana. Le campane le conosciamo tutti come sono fatte. Mi rivolgo ovviamente agli esperti musicali che ho avuto il piacere di leggere nei commenti;
4) Ormai da tempo le campane tradizionali sono state sostituite con impianti di filodiffusione, in ogni caso vietati fuori dagli orari previsti dall’ordinanza stessa.
Mi pare che ce ne sia abbastanza per far nascere dei dubbi e chiedere chiarimenti.