di Gaetano Giuffrè
Gentile Direttore,
Le scrivo per sottolineare l’importanza dei pannelli solari situati a Sant’Angelo e perché dovrebbero essere messi in funzione ed in rete per avvantaggiare la popolazione.
Come molti probabilmente sanno, i pannelli solari sono un metodo ecologico ed economico per la produzione di energia. A Sant’Angelo i pannelli solari che sembrano essere in stato di abbandono possono essere utilizzati per produrre energia pulita e rinnovabile, che a sua volta può essere utilizzata per alimentare le attività della città e migliorare la qualità della vita dei suoi residenti.
In particolare, l’installazione di più pannelli solari e l’integrazione degli attuali potrebbe avere un impatto positivo su diversi aspetti della vita dei cittadini, tra cui:
- Riduzione dei costi energetici: Utilizzando l’energia solare, la città potrebbe ridurre i costi di energia elettrica, il che potrebbe avere un impatto positivo sui bilanci familiari e delle imprese.
- Miglioramento dell’ambiente: Utilizzando l’energia solare, la città potrebbe ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili, riducendo le emissioni di anidride carbonica e migliorando la qualità dell’aria.
- Sviluppo economico: L’installazione di ulteriori pannelli solari potrebbe creare posti di lavoro e promuovere lo sviluppo economico della città.
- Indipendenza energetica: Utilizzando l’energia solare, la città potrebbe diventare più indipendente dalle fonti energetiche monopolizzate sull’isola, che sono soggette a fluttuazioni di prezzo .
In sintesi, l’utilizzo dei pannelli solari di Sant’Angelo potrebbe essere un grande passo avanti per l’isola, portando con sé una serie di vantaggi ambientali, economici e sociali. Spero che questa piattaforma possa aiutare a prendere in considerazione questa opzione e fare il possibile per implementare questo tipo di soluzione a vantaggio del paesano
Distinti saluti Gaetano Giuffre’
C’era una volta l’emergenza idrica, coordinata dal Ministero dell’ambiente. Un’opera costata doversi milioni di euro pubblici andati in fumo che avevano un preciso scopo: quello di consentire di incrementare la produzione, di abbattere allo stesso tempo i costi energetici dell’impianto di desalinizzazione dell’isola evitando così di bruciare migliaia di litri di gasolio all’anno per il suo funzionamento. “Quell’impianto è di proprietà regionale e doveva essere propedeutico al consumo energetico del dissalatore – spiegava a Qds.it l’ex sindaco di Lipari, Marco Giorgianni -. Si tratta di una centrale mai entrata in funzione per un problema tecnico amministrativo e una serie di contenziosi. A causa di questi cavilli mai è stato fatto l’allaccio per il suo funzionamento e nel frattempo tutto l’impianto non utilizzato si è deteriorato. Oggi mi risulta che non sia più tecnologicamente adeguato e che forse costerebbe meno smaltirlo che riattivarlo. Comunque anche se alla fine fosse possibile recuperarlo noi come Comune non abbiamo nessuna possibilità di operare perché non ne siamo proprietari”.