Lipari : Consiglio approva aumento Imu per un anno

consiglio comunaleLipari- Con cinque voti favorevoli ( Biviano, Bertè, Finocchiaro, Rifici e Abbondanza), due astenuti ( Fonti e Mollica) e due contrari ( Lorizio e Pellegrino) il Consiglio comunale ha approvato l’aumento dell’Imu di un punto percentuale : dal 7,6 all’8,6 , che con l’accorpamento Tasi arriva, in totale, al 10,6 per mille. L’aumento resterà in vigore per un anno, come avvenuto nel 2014, in un altro momento di difficoltà. Presenti in aula oltre al sindaco Marco Giorgianni, i dirigenti Francesco Subba ( Economia e Finanze) e Mirko Ficarra. Prima , comunque, è stata la volta dell’approvazione del passaggio di consegne delle infrastrutture del servizio idrico all’Amam e del transito dell’ente nella compagine sociale. Chiarito, dal Sindaco, che anche il servizio in autobotte passerà sotto la gestione dell’Amam anche se il Comune potrà essere interpellato per casi straordinari soprattutto nella fase d’avvio della nuova gestione. Su intervento del consigliere Fonti è stato approvato un ordine del giorno per la tutela dei livelli occupazionali anche se il Sindaco  ha evidenziato che l’organizzazione del nuovo servizio sarà inserità nel piano operativo annuale da sottoporre al Consiglio e nel quale potrà essere inserita questa garanzia.

Sull’aumento dell’Imu , il primo cittadino si è soffermato sulle necessità che hanno portato alla proposta: debiti fuori bilancio , gran parte dei quali non appartenenti all’attuale amministrazione, minori trasferimenti regionali, fondo per crediti di dubbia esigibilità.

” Se avessimo dovuto far fronte a uno solo tra fondo di dubbia esigibilità ,  debiti fuori bilancio,  minori trasferimenti per il corrente, non avremmo avuto problemi . Puntualizzo che tra i debiti fuori bilancio, ci sono pure quelli realizzati obbligatoriamente da questa amministrazione ma se crolla la strada a Calandra o viene messa in pericolo la viabilità puoi solo intervenire con una ordinanza per l’emergenza – urgenza. Cosa diversa, invece, è per l’idrico , dovuto all’acquisto dell’acqua (passata a 4500 mc) dal dissalatore “.  Quale l’alternativa ? Il taglio dei servizi essenziali. ” Ma  – ha spiegato-  ad un appartamento medio con sei vani costerà una cinquantina di euro. Se , invece, vado a tagliare il trasporto studenti , l’incidenza che il provvedimento avrebbe in una famiglia sarebbe certamente più alto. Per non parlare, ad esempio, dei tagli ai buoni libro, alle rette per mantenere gli anziani a Salina e altre questioni che riguarderebbero i servizi essenziali e i soggetti più deboli che non possono essere penalizzati”.

Un altro aspetto portato a conoscenza per quanto riguarda i minori trasferimenti , confermato dal dirigente Subba : ” nel 2010 il Comune di Lipari riceveva oltre 4 milioni dalla Regione  e Favignana 2 mln 700. Man mano che, dal 2010, il fondo si è ridotto il comune di Favignana essendo sotto i 5 mila abitanti ha manenuto la stessa cifra. Nel  2019 Favignana avrà sempre 2 mln 700 di trasferimenti Lipari , solo 2 milioni. Questo, dovuto alla legge regionale che penalizza i comuni superiori ai 5 mila abitanti. Comuni più piccoli che partendo da certezze possono fare i bilanci prima mentre noi che abbiamo bisogno del decreti dobbiamo aspettare ogni anno novembre- dicembre”.

Per quanto riguarda l’idrico , sempre il Sindaco ha ammesso quello che è ” il nostro grosso limite – difetto :  non siamo stati capaci di fare una bollettazione con tre – quattro rate che  avrebbero sicuramente fatto crescere la percentuale dei paganti. Mentre per la riscossione , rispetto anche ad un pagamento sollecitato attraverso i legali, questo non ci aiuta sul fondo”.

Per quanto riguarda i rifiuti, il dirigente Subba ha spiegato che ” si procede con i ruoli che vengono affidati all’agenzia delle entrate. Abbiamo una percentuale che arriva al 65 -70% ma le difficoltà di riscossione ci sono ovunque anche per inesigibilità assoluta o per altro e questo meccanismo non aiuta il fondo” .

“Per suolo pubblico – ha invece dichiarato il dirigente Ficarra-  abbiamo fatto un censimento per le somme non incassate e anche li ci sono legali incaricati e stiamo avendo risposte anche in termini di pagamento. In qualche caso ci sono state transazioni e stiamo monitorando, comunque, l’avere dell’ente”.

Il consigliere Gesuele Fonti Fonti si è dimesso dalla commissione per la verifica dei debiti fuori bilancio: ” da marzo ad oggi non si è riunita se non per la distribuzione delle cariche. Sembra un bancomat questo Comune. Convochiamo un consiglio comunale ad hoc sulla verifica dello stato finanziario dell’ente in ogni particolare”. Impegno assunto dal presidente Giacomo Biviano, poi comunque, ratificato con l’approvazione di un ordine del giorno.

Il presidente Giacomo Biviano, infine,  ha fatto rilevare come sia difficile trovare  comuni oltre i 5 mila abitanti,  che abbiano ancora l’imu al 7,6  come quello di Lipari. “Io – ha detto- lo devo soltanto ringraziare questo Sindaco perchè un comune con 54 dipendenti su 209 in pianta organica, quali accertamenti può fare ? Le soluzioni ci sono. Eppure le esternalizzazioni sono state bocciate da questo Consiglio . Ci vogliono i dipendenti altrimenti ci raccontiamo chiacchere”.

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