” Mi sono recata al terminal degli aliscafi con mio nonno, 78 anni e varie patologie, che per ovvie ragioni non cammina rapidamente. Dopo aver timbrato i biglietti mi dirigo verso la passerella in attesa dell’arrivo di mio nonno, nonostante le molteplici richieste di attesa, non solo da parte mia ma anche di altri presenti, mi è stata spinta la passerella e chiusa la porta in faccia. Innumerevoli volte mi sono trovata a bordo dell’aliscafo che, per attendere qualche amico o parente viene fatto partire con diversi minuti di ritardo. Mi chiedo in base a quale criterio si decide di ritardare la partenza, nel nostro caso di 2 minuti ?”. Questa, sostanzialmente, la lamentela inviata anche al nostro giornale da Sharon Allegrino dopo lo spiacevole episodio di questa mattina al pontile degli aliscafi, in una prima parte di giornata caratterizzata anche dallo sciopero dei marittimi.
Sulla questione abbiamo sentito la società che ricorda come bisogna essere presenti all’imbarco almeno 15 minuti prima della partenza e abbiamo sentito il comandante del mezzo Liberty Lines, Giorgio Riggi. ” Non ho sbattuto il portellone in faccia a nessuno. Eravamo già in fase di disormeggio, in ritardo e c’era pure risacca. Se ci fossero state le condizioni per operare in sicurezza e favorire questi due passeggeri lo avrei fatto come accaduto in passato, quando sono stato anche chiamato per tornare, eccezionalmente, indietro dalla biglietteria ma non sono stato avvisato da nessuno. Io- prosegue Riggi- questa mattina, con un bollettino meteorologico proibitivo, alle 4,40 ero già a Milazzo per partire per Stromboli- Ginostra dove abbiamo operato con molta riserva. E lei pensa che per un paio di passeggeri a Lipari non avrei fatto uno strappo alla regola ?”