Lavori Canneto, Lopes : imprudenza smantellare muro senza opere di protezione a mare

Pulizia spiagge : ci pensa la Loveral, ripulita anche Marina Lunga

Riceviamo dall’ing. Felice Lopes e pubblichiamo

l’ing. Felice Lopes

Egregio Direttore, oggi ,09/01/21, ho letto sul Suo giornale la notizia : LAVORI A CANNETO , L’ING. D’ARRIGO : “Opere consolideranno sistema pensato tanti anni fa “.

Dalla lettura apprendo che un gruppo di Consiglieri Comunali si erano portati ,questa mattina ( ieri , ndd) sul lungomare di Canneto per un sopralluogo sul cantiere per rendersi conto dei lavori di riqualificazione del lungomare in corso.

Sui lavori di “RIQUALIFICAZIONE” il progettista e D.L. Ing. Antonio D’Arrigo aveva già dato , in Sala Consiliare , qualche delucidazione che riassumo brevemente dal Giornale :

A) “ IN QUESTO MOMENTO E’ PRESENTE UN VECCHIO MURO CHE DELIMITA LA SPIAGGIA , DI QUESTO MURO UNA PARTE SARA’ MANTENUTA ED UN’ALTRA DEMOLITA . QUELLA DEMOLITA SARA’ TRASLATA DI UN PAIO DI METRI PIU’ AVANTI VERSO LA SPIAGGIA , SU PALI”.

B) “ ALLARGAMENTO E FRUIBILITA’ DEL MARCIAPIEDE CON PANCHINE , UNA NUOVA PAVIMENTAZIONE , UN SISTEMA DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE E UN NUOVO IMPIANTO ELETTRICO “.

C) “ PALI DA SEI METRI ANCORATI AI GROSSI MASSI CICLOPICI CHE SERVIVANO A PROTEGGERE IL VECCHIO MURO “.

D) “L’OPERA CONSOLIDERA’ TUTTO IL SISTEMA PENSATO TANTI ANNI FA “………………………………..

Da professionista e da liparese non posso astenermi dal dare una mia considerazione sulle opere IN FASE DI realizzazione .

Comprendo , ma non giustifico l’Amministrazione. E’ vero che i finanziamenti delle opere pubbliche sono come l’araba fenice , come qualcosa di raro, di introvabile e particolarmente preziosi. Ma è proprio per questa difficoltà che ogni amministrazione ha l’obbligo ogni anno a programmare le priorità delle opere pubbliche di cui ha necessità. Purtroppo, oggi il Comune si trova difronte ad un dilemma :

Portare avanti un’opera pubblica finanziata ed appaltata con quello che ne consegue oppure sollecitare , con documentata motivazione , il finanziamento previsto con l’intervento della protezione civile , visto che sembra, ancora, in fase di progettazione ?

Ma come tutti i dubbi bisogna confrontarli con la realtà . E la realtà impone di ricordare l’inverno del 1981 . Era esattamente il giorno 21 Gennaio quando la mareggiata catapultò i massi ( erano dei cubi di calcestruzzo con poco cemento ) dal mare , dove erano posizionati a protezione della spiaggia, nelle case di Unci. .

Ricordo a me stesso , ed è sufficientemente noto , che in prossimità della spiaggia , dove il fondale diventa via via più basso , diminuisce la velocità dell’onda per via dell’attrito con la sabbia della spiaggia , ma cresce la sua ampiezza. E’ questa la ragione che determina l’insorgere della mareggiata.

Pertanto non resta che insistere sull’attuale progetto , i cui lavori sono già iniziati . Il progettista, come ho scritto sopra , ha previsto che l’attuale barriera a protezione dell’abitato sarà modificata a tronconi posizionati in modo alternato a difesa dell’abitato . Ricordo, però, che le barriere più vicine al mare daranno minore protezione.

Comunque , resto del parere che smantellare il muro esistente senza prima realizzare l’intervento di protezione sui tetrapodi lo ritengo una imprudenza .

Sul posizionamento delle panchine suggerirei di prendere visione di quelle poste sul lungomare di Lipari , per avere una idea dell’altezza dell’attuale muro di protezione che ne potrebbe oscurare la vista .

Sullo smaltimento delle acque suggerirei di evitare le caditoie attuali e qualunque altra analoga soluzione , perche si riempiono di sabbia e non filtrano più.

Suggerisco di utilizzare gli slarghi tra i muri e lasciare il deflusso libero sulla spiaggia .

La ringrazio per l’ospitalità che mi dà sul Suo giornale e la prego di gradire cordiali saluti.

Lipari, li 9/01/21

Felice Lopes