Isole Covid Free dopo dichiarazioni Bonaccini, l’assessore De Luca : ” Pd prenda posizione”
La polemica e i post da Lipari. La presidente della Commissione consiliare sanità Pajno : ” Oltraggioso essere chiamati privilegiati”

” Il Partito Democratico si è sempre distinto per la difesa delle peculiarità territoriali avendo fino a poco tempo fa un Ministro per il Sud ( Provenzano) che consapevolmente aveva programmato una serie di correttivi per superare delle evidenti differenze tra Regioni. Adesso il Presidente Bonaccini, che in fase di campagna elettorale sembrava avesse fatto una battaglia per riaprire i punti nascita montani, conscio( forse ) dei disagi sanitari dovuti alla distanza e alla fragilità dei piccoli centri, spesso privi di presidi ospedalieri di I e II livello, dimentica il suo principio ispiratore e si pone in contrapposizione alle Isole covid free”. Così l’assessore ai servizi sociosanitari del Comune di Lipari, Tiziana De Luca la quale , da assessore del Pd auspica che lo stesso Partito Democratico prenda posizione sulla tematica.
“Perché non è una questione turistica ( anch’essa importante considerata unico motore economico rispetto ad altre realtà) – sottolinea- ma è a tutela di comunità insulari in cui i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria) non sono spesso assicurati e perché alle Isole Minori Italiane vanno applicati quei correttivi necessari, soprattutto in fase di emergenza Covid, oggi più che mai fondamentali in considerazione della evidente discontinuità territoriale( soprattutto sanitaria )”.
Sull’argomento è intervenuta anche la presidente della Commissione servizi sanitari Erika Pajno:

” Innanzi alle opinabili e discutibili posizioni sul tema espresse da taluni governatori regionali – ha scritto- si rende necessario che il nostro Presidente Musumeci si pronunci in merito, così come lo dovrebbe fare il governo nazionale. Oggi ho sentito che il Presidente della regione Emilia Romagna ha dichiarato pubblicamente la sua contrarietà alla prosecuzione della campagna vaccinale nelle isole minori, additandoci come cittadini privilegiati.
Questa affermazione mi desta un sorriso amaro, posto che nelle nostre battaglie dirette a farci identificare come cittadini parificati a tutti gli altri in tema di sanità, giustizia e servizi essenziali abbiamo sempre vissuto la difficoltà di spiegare e comunicare la nostra condizione di soggetti residenti in zona disagiata. È oltraggioso essere chiamati privilegiati quando non ci hanno quasi mai riconosciuto la dignità dei cittadini non insulari, mortificando le nostre legittime istanze”.