Lampo : i costi dell’insularità e la rischiesta di “risarcimento” dell’assessore Armao

di Christian Lampo

Cristian Lampo

L’insularità ed i suoi costi, balzello congenito nel DNA dei Siciliani-Eoliani. Cari Lettori, qualora ve ne fosse bisogno, ecco sancito, da uno studio presentato nei giorni scorsi, dall’ Assessorato Regionale all’Economia in collaborazione con la “Prometeia”, il pubblico riconoscimento dei costi dell’insularità, che ogni cittadino Siciliano, deve portare come un macigno sul proprio groppone, ogni anno della propria vita.

In questo accurato e approfondito studio, si mette in evidenza, come a causa dell’insularità geografica, ogni singolo cittadino, ivi compresi i nascituri, deve sorbire, o meglio subire una tassa occulta pari a circa 1300 euro, per anno solare. Come si suol dire…un bel “toccasana”. Peraltro, in base a questi costi, oltre al balzello economico, subiamo, rispetto al resto della Penisola, un ulteriore divario dovuto a: maggiori costi dei trasporti delle merci e dei passeggeri, arretratezza infrastrutturale ( autostrade disastrate e linea ferroviaria per lunghi tratti a binario unico, per la Sicilia, mentre per le Eolie potremmo sottolineare la carenza di infrastrutture portuali e inesistenza di aeroporto e/o elisuperficie ) oltre a livelli di disoccupazione elevati e una predisposizione all’ impoverimento generale, che di anno in anno ci relega, fra le regioni europee fra le più disagiate.

In considerazione di tale studio, viene spontaneo chiedersi…e noi Eoliani, che viviamo in un contesto geografico che potremmo definire ” ISOLA NELL’ISOLA”, subiamo gli stessi aggravi, o tale stima è da rivedere al rialzo? Ai posteri l’ardua sentenza. Intanto, proprio in conseguenza a tale catastrofica situazione, (così si evince dallo studio) di arretratezza dovuta all’insularità, l’Assessore Regionale all’ Economia, Gaetano Armao, ha ben pensato (finalmente) di proporre al Governo Nazionale, un “DOCUMENTO” al fine di sancire, una sorta di recupero del divario infrastrutturale, economico e di sviluppo, conseguenza della condizione di “Isola”.

Ben venga, questa sacrosanta richiesta di “Risarcimento”, attraverso un fondo perequativo, che possa alleggerire il carico fiscale per il trasporto merci e passeggeri, (sulla tratta Italia-Sicilia e Sicilia-Eolie) che possa ridurre le tariffe dei mezzi di trasporto, e soprattutto, possa favorire maggiori investimenti, su nuove e moderne infrastrutture, che permettano alla Sicilia, alle Isole Eolie, di avvicinarsi agli standard Europei.

In conclusione, ecco all’orizzonte l’ennesima speranza, forse pre- elettorale, (ad ottobre si voterà per le Regionali) di veder riconosciuto la condizione di “insularità” intesa come posizione di disagio. Aspettiamo “speranzosi”, come “manna dal cielo” questo indennizzo, che ci permetterà di migliorare la “competitività” riferita, in particolare, a infrastrutture, capitale umano e innovazione e che probabilmente, ci renderà meno Isola e più inclusi nella moderna e civile Europa.