L’album dei ricordi: Rosselli, cartoline dal confino di Lipari
di Massimo Ristuccia
Ho avuto il piacere di trovare presso l’ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA IN TOSCANA, del materiale storico di archivio riferito a Carlo Rosselli che ci lega al periodo del confino politico in epoca fascista nella nostra isola. Ringrazio l’Istituto per avermi autorizzato a pubblicare su questo giornale copia scannerizzata di:
– Corrispondenza tra Ester Parri e Miriam Roselli, rispettive consorti di Ferruccio Parri e di Carlo Rosselli, cartolina ed. Cappa datata 8 giugno 1929, Lipari sbarcadero e Monte Rosa.
– Cartolina datata 7 settembre 1928 spedita da Lipari da Carlo Rosselli a Giorgina Zabban, foto Alberto Albergo edizioni Filippo Belletti, veduta generale del castello e del paese.
– Carlo Rosselli, verbale di sottomissione e di consegna della carta di permanenza rilasciato dall’ufficio di pubblica sicurezza di Lipari il 28 dicembre 1927.
Un breve ricordo riferito alla presenza dei due illustri personaggi a Lipari, da http://www.archiviorosselli.it/User.it/index.php?PAGE=Sito_it/CRosselli:
Carlo Rosselli a fine dicembre 1927 arriva a Lipari, durante il confino scrive Socialismo liberale che sarà pubblicato a Parigi nel 1930. L’8 gennaio 1928 è raggiunto a Lipari dalla moglie Marion con il figlio John; la madre proveniente da Ustica, dov’è confinato l’altro figlio Nello, si unirà a loro intorno al 18.
Iniziano i tentativi di fuga da Lipari: il 17 novembre 1928, con Gioacchino Dolci, Fausto Nitti e Emilio Lussu, ma le pessime condizioni del mare li costringono a desistere; il 23 giugno 1929 progetta un nuovo tentativo di fuga, ma solo il 27 luglio, con Francesco Fausto Nitti e Emilio Lussu, riesce a fuggire diretto in Francia a bordo di un motoscafo guidato da Italo Oxilia. L’impresa, organizzata da Alberto Tarchiani e Gioacchino Dolci (a sua volta confinato a Lipari sino al 4 dicembre 1928) consente a Rosselli di raggiungere la Tunisia e quindi Marsiglia e Parigi, dove giunge il 1 agosto.
La moglie Marion e il fratello Nello sono arrestati nei rispettivi luoghi di villeggiatura, Courmayeur e Fiuggi, con l’accusa di complicità nella fuga di Rosselli. Marion, arrestata il 31 luglio, è condotta nel carcere di Aosta, ma in considerazione delle sue condizioni – è incinta e ha con sé un bambino piccolo – le è consentito di alloggiare in albergo con il piccolo John; grazie alle campagne di protesta organizzate dagli esuli a Parigi e tramite la testata inglese “Daily News”, compare davanti alla Commissione per il confino il 12 agosto e il 15 viene liberata per ordine di Mussolini e può raggiungere il marito a Parigi…
