di Antonio Iacullo
In collaborazione con Slow Food, alcune giovani realtà imprenditoriali agricole hanno organizzato una giornata dedicata al grano direttamente sui campi di raccolta in località Varisana. Sui dorati campi di grano da semi antichi siciliani e nostrani sono state date dimostrazioni di lavorazione, dal metodo più antico (mietitura, pestatura nell’aia con l’asinello (una volta anche con i buoi) e “spagghiatura”), passando per la trebbiatura con una macchina funzionante del ‘900, e infine con una moderna mieti-trebbia.
Magistrale è stato l’intervento dei ragazzi del “Piccolo Borgo Antico” che, sotto la guida della instancabile Tindara Falanga, in maniera semplice ma comprensibile anche ai tanti bambini presenti, hanno recitato in dialetto la storia del grano, decantando l’importanza dei sistemi e dei tipi di grani autoctoni dai quali derivavano gli importanti valori nutrizionali della dieta mediterranea.
Si tratta di incentivare un auspicato ritorno al passato rispetto a sistemi e trattamenti moderni messi in atto da paesi lontani, dai quali oggi arrivano i grani utilizzati dalla grande industria nostrana. Un augurio a quanti raccoglieranno questo messaggio con un impegno diretto sui campi delle fertili terre delle nostre isole, in maniera da poter offrire a quanti vengono per godere delle nostre bellezze (che dobbiamo curare e rispettare di più), prodotti e sapori dei nostri luoghi che già tante realtà, con amore e perseveranza, da tempo ne raccolgono il gradimento.
Anche il cibo è cultura.