
«Stiamo studiando in maniera approfondita la possibilità di dare il via libera a sistemi geotermici sui vulcani siciliani, in particolare nelle isole Eolie. Naturalmente noi valutiamo dal punto di vista fisico e chimico le caratteristiche delle aree, poi saranno altri a esprimersi sulla sfruttabilita’ geotermica». Sono le dichiarazioni di Francesca Bianco, responsabile del Dipartimento vulcani dell’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che con il Dipartimento Regionale dell’Energia della Regione Sicilia, sta portando avanti uno studio sulle potenzialità geotermiche delle Eolie. In piena emergenza da caro bollette torna d’attualità la possibilità di utilizzare, tra le fonti rinnovabili, il calore naturale dei vulcani.
In un periodo di grosse difficoltà la notizia alimenta grandi speranze per il futuro dell’arcipelago.
«In Italia – spiega Bianco al corrieredelmezzogiorno.corriere.it – c’è da molti anni un impianto geotermico in Toscana, dove però esiste un sistema stabile e non dinamico come, ad esempio, quello dei Campi Flegrei. In Sicilia dobbiamo capire se possa esistere un serbatoio geotermico che sia una fonte energetica sfruttabile. Per costruire un impianto geotermico bisogna sapere cosa c’è sotto i nostri piedi, e quindi capire se in quei vulcani ci sono le condizioni fisico-chimiche adatte. Il tema della geotermia – sottolinea Bianco – è importante, parliamo di risorse sostenibili, già usate in molti altri Paesi. È una delle strade su cui l’Italia può muoversi in futuro».