di Sara Basile e Rosellina Neri
Buonasera Direttore! Qui Sara Basile e Rosellina Neri! Oggi articolo sarcastico e… nostalgia di Dante!
La Divina Tragedia!
Nell’isolan cammin di nostra vita
Ci ritrovammo a vivere in un’isola oscura…
Dove l’opera è da 3 legislazioni incompiuta
E quindi la dritta via era smarrita.
Non sappiam bene come vi arrivammo,
Poiché Compagnia delle Isole e Ustica Lines trovammo,
Ma, a volte, tant’era pieno che in un posto chiamato Milazzo restammo,
Là dove di paura la fiamma di una raffineria il cuor c’avea compunto.
Non avemmo come accompagnator colui che poeta fu a Roma sotto’l buon Augusto, ma anche questo nel tempo degli dei falsi e bugiardi ci sembrò esser nato… Tanto che il mar buono era per poter essere navigato… Ma non attraccato!!!
Ed ecco, che fatto l’attracco, la ruggine di uno strano porto quasi ci uccise e quello di uno sottomarino ci sorprese… Un cartellon di rosse lucin ci attese:
“WELCOME A LIPARI”!!!
Mentre che noi rovinavam in basso loco, dinnanzi a li occhi ci fu offerta una camera da affittare e un tassista a Pirrera ci voleva portare…
Padron della strada lui parea… E in volgar dialetto “Turisti i medda” ci dicea.
Al piè del colle giunte, una doccia era il nostro desio più grande
Ci volgemmo all’acqua perigliosa e gialla, così l’animo nostro si volse a retro a rimirar lo passo, poiché quell’acqua non lasciò giammai persona viva.
La agognata doccia ci fu così negata e nelle acque del mar in una sciacquata confidammo… E quivi, in una spiaggietta chiamata “Portinenti”, per l’orribile soperchio del puzzo che l’profondo abisso gitta, ci raccostammo indietro.
“Bianche Eolie” non trovammo ma, lettino e ombrelloni caro pagammo,
Musica sentimmo e barconi notammo: e noi, vedemmo una’nsegna che correva tanto ratta, retta da un capo gruppo con dietro le venìa sì lunga di tanta gente;
Quivi sospiri, pianti, panini e insalate… Per noi si va ne la città dolente,
Per noi si va ne l’etterno dolore, per noi si va tra la perduta gente. Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate!!!
In quella bufera infernale, una di noi fu spinta e cadde come corpo morto cade…
Una spalla ella si ruppe, dolenti andammo la dove molto pianto si percuote: all’ospedal di Lipari giungemmo e nessun aggiusta ossa trovammo…
Sulla Caronte volante salimmo e al Papardo atterrammo, mentre uno stuolo di donne vedevano trasformare la loro dolce attesa in amara sorpresa.
Ahi serva Lipari, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province ma un GRAN BURDELLO!!!
Rosellina Neri, Sara Basile con la “piccola” partecipazione di un certo Dante Alighieri.