Si svolgerà a Stromboli, da oggi 9 settembre al 20 , una mostra del patrimonio votivo di Stromboli, un tesoro costituito de anelli, collane, spille, orecchini, cuori realizzati da maestri orafi in gran parte nel XIX secolo e donati dagli abitanti dell’isola ai Santi delle parrocchie in occasione di eventi drammatici e significativi come ringraziamento per pericoli scampati, per ottenute guarigioni o per chiedere intercessioni e miracoli.
Ad annunciare l’iniziativa è Rosa Oliva, presidente della Pro Loco Amo Stromboli, promotrice della mostra insieme con la Chiesa di San Bartolo e Le Opere Magiche. “Negli ultimi anni – spiega Oliva – ho cercato di sviluppare e organizzare nuove attività in ambito culturale, sia per rafforzare la presenza della Pro Loco come centro di aggregazione, sia per lo sviluppo di un turismo culturale, possibilmente destagionalizzato, di cui possa beneficiare l’economia dell’isola”. La mostra “si propone innanzitutto di valorizzare il patrimonio artistico e storico culturale dell’isola attraverso la sua riscoperta”.
Nell’allestimento gli ex voto sono immersi all’interno di lunghe teche trasparenti colme d’acqua, come reliquie immerse nella sabbia nera che evocano la perdita, la partenza e la morte per restituire il senso dell’abbandono. Sono realizzati per lo più in leghe di oro e argento a bassa caratura, decorati con tormaline, rubini, smeraldi, coralli, acquamarine, turchesi e perle, smaltati a fuoco blu o turchese, intrecciati da finissime filigrane e spesso intarsiati con una lega di niello ottenuta da zolfo fuso, piombo, rame e argento, frutto di una lavorazione antichissima.
L’enorme pannello delle stazioni della Via Crucis davanti all’altare diventa la testimonianza del percorso di dolore degli strombolani. Davanti ai pannelli, sei ex voto marinari, categoria poco conosciuta ma molto affascinante ed emozionante, che raffigurano bastimenti nella tempesta con le vele squarciate dal mare e dal vento, destinati a sicuro naufragio e che trovarono invece miracolosa salvezza. Scampato il pericolo, “per grazia ricevuta” dal Santo che era stato invocato, veniva commissionato un ex voto offerto alla chiesa affinché lo mostrasse ai fedeli come testimonianza della grazia ricevuta. Sono molto rari anche perché andati per la maggior parte dispersi e di grande interesse per i collezionisti.
Nella giornata inaugurale , il sagrato della chiesa ospita due prestigiosi interventi: quello di Michele Ciliberto, professore di Storia della filosofia alla Scuola Normale Superiore e socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, che ricostruisce la personalità di Giordano Bruno non come martire del libero pensiero, né mago ermetico ma come archetipo di una concezione più complessa della modernità; e quello di Alba Cappellieri, professoressa del Politecnico di Milano, storica del gioiello, che interviene sul significato degli ex voto nel contesto delle Isole Eolie e sulla forza delle pietre preziose e sciamaniche, ricercate e venerate in tempi remoti non per il loro valore economico ma perché capaci di risvegliare le forze sacre dormienti della materia e di favorire l’alchimia e la magia, di esaudire i desideri per i bisogni di chi le sacrificava come rito necessario.