di Gianmarco Urbino ( Odontoiatra)
L’ estrazione del dente del giudizio (detto anche terzo molare o ottavo dente) rappresenta l’intervento di chirurgia orale più frequentemente eseguito in studio odontoiatrico. Oggi rientra nella lista degli interventi di routine, pertanto l’esperienza acquisita dall’ odontoiatra nell’eseguire simili operazioni dentali dovrebbe immediatamente tranquillizzare il paziente. Solitamente la necessità di estrarlo è conseguenza di problematiche legate alla sua mal posizione cioè del dolore, rigonfiamenti del viso e difficoltà nell’aprire la bocca. Statisticamente il dente del giudizio inferiore è il dente più frequentemente incluso assieme al canino superiore e al dente del giudizio superiore.
Differenza tra dente incluso e dente ritenuto
Esiste una importante differenza tra un dente incluso e un dente ritenuto:
-Per dente incluso si intende un dente completamente formato che non è erotto in arcata entro i tempi fisiologici (dai 17 ai 25anni). Quando rimane incluso, l’inclusione può essere totale o parziale, in questo secondo caso la sua corona è parzialmente visibile in bocca. E’ questa seconda la condizione che si associa più frequentemente a disturbi e dolori che portano poi alla necessità di una sua estrazione.
-Per dente ritenuto si intende una mancata eruzione entro i tempi fisiologici però con il dente non completamente formato (la radice risulta immatura), per cui questo segno dà ancora una residua possibilità di eruzione. Infatti il dente del giudizio erompe fisiologicamente tra i 17 e i 25 anni ma non è infrequente assistere ad una sua eruzione più tardiva.
Le patologie più spesso correlate all’inclusione del dente del giudizio sono:
- pericoronite o processi infettivi (ascesso)
- carie a carico del dente del giudizio
- carie e riassorbimenti a carico del 2° molare
- cisti
La più comune indicazione all’estrazione del dente del giudizio è rappresentata dalla pericoronite che è un’affezione infettivo – infiammatoria a carico dei tessuti molli che circondano la corona del dente non completamente erotto che, per tale motivo, risulta difficile da mantener pulito con le normali pratiche di igiene orale.
Capita di dover attendere del tempo prima di poter effettuare l’intervento e un buon metodo per diminuire il fastidio dato dal dolore e dal gonfiore è l’utilizzo del:
– ghiaccio applicato sulla parte dolorante, con l’azione disinfiammante e lenitivo.
-gel di aloe vera: con una ottima azione nella rimozione delle infezioni gengivali correlate al dente
-trattamento farmacologico: che viene prescritto solo dal medico di base e dall’odontoiatra e mai utilizzato come automedicazione che è basato sulla terapia antibiotica e antiinfiammatoria.
Come qualsiasi altro intervento chirurgico, l’estrazione del dente del giudizio va effettuata solo in presenza di precise indicazioni cliniche odontoiatriche anche in considerazione del fatto che l’intervento è associato a un disagio post-operatorio che può comprendere fastidio e gonfiore curabili con i normali analgesici e deve essere affrontato con una precisa diagnosi pre-operatoria.