Il contributo scolastico non è obbligatorio
Riceviamo da Sara Basile e Rosellina Neri e pubblichiamo
Resistere è Informare, Informare è permettere di crescere.
Questo è quello che è accaduto oggi davanti i cancelli dell’IIS Isa Conti di Lipari.
Una campagna di Informazione, mista al grande bisogno di sviluppo di senso critico nelle giovani menti degli studenti Eoliani, Siciliani, Italiani… e se vogliamo, in generale, cittadini del mondo che sono la benzina, il sangue e il motore della macchina chiamata SCUOLA …. PUBBLICA(?)
Ciò che è PUBBLICO, dovrebbe essere di tutti e i “tutti” dovrebbero essere posti nella condizione di poterne sapere e di poter decidere autonomamente.
Assistiamo però ad uno scenario di politica ingiusta che sempre più tende a sovvenzionare, aiutare e quindi far andare avanti ciò che è privato. Scuole private finanziate e magnificamente sovvenzionate da aiuti Statali. “700 milioni annui di denaro pubblico che vanno ad aiutare gli istituti paritari, mentre lo Stato non ha neppure i soldi per rendere sicure le aule” (fonte L’Espresso).
Per questioni prettamente di bisogno, il contributo scolastico versato annualmente dalle famiglie degli studenti Italiani, ormai è la principale fonte di sostentamento degli indirizzi superiori.
Il contributo VOLONTARIO NON OBBLIGATORIO, argomento della campagna di informazione, svoltasi stamattina, nasce però come mezzo per ampliare esclusivamente l’offerta formativa degli Istituti, avendo grazie alla legge n.59 del 15 marzo 1997, acquistato un’autonomia didattica, organizzativa e finanziaria.
L’obbiettivo dell’attività di volantinaggio di quest’oggi era quindi mirato ad informare gli studenti della NON obbligatorietà del versamento del contributo ( comma 622 della legge 296/2006) ed inoltre ad avere un occhio di riguardo, non superficiale per quanto riguarda l’utilizzo e la destinazione reale delle somme versate.
Ricordiamo infine che è potere/diritto degli interessati di richiedere, prendere visione ed, eventualmente, di ottenere copia dei documenti amministrativi. (Ai sensi dell’art. 22 della Legge 241/90) ’’al fine di assicurare la trasparenza dell’attività amministrativa e di favorirne lo svolgimento imparziale è riconosciuto a chiunque vi abbia interesse diretto, concreto e attuale per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti, il diritto di accesso ai documenti amministrativi’’, quali bilancio o programma annuale di tutti i progetti e attività che la scuola mette in campo nel corso dell’anno.
Dove vanno a finire i NOSTRI soldi?
Con questo lecito dubbio, concludiamo al solito con un grande eufemismo, questa volta però non di un filosofo, di un grande della letteratura internazionale o di un personaggio di spicco da social network, ma di una voce delle saccenti anime locali : “ NOI un amu a dari cuntu a nuddu”.
Qui scappa un ghigno, poiché in un Istituto d’Istruzione Superiore Pubblico con indirizzo anche Commerciale, nel quale una delle materie portanti è il Diritto, ci viene insegnato che il NUDDU SIMU TUTTI!