di Gianni Iacolino
Poteva essere il Ferragosto di oggi uno di quelli da dimenticare, anzi no, da ricordare con amarezza. Stamani , in località Bagnare , stava per verificarsi una tragedia: una morte sul lavoro. Leggo ora sui notiziari che la tragedia è stata sfiorata e che le condizioni del lavoratore sono un netta ripresa. Un sospiro di sollievo per la famiglia e per chi era venuto a conoscenza della drammatica notizia.
Certe morti non interessano nessuno e non lasciano spesso traccia nella memoria e nei gesti delle persone. Tanto lavoro, tanta fatica sotto il sole , fra i rifiuti maleodoranti per pochi spiccioli al giorno, mentre in tanti abbiamo il privilegio di una vita molto più decorosa.
Quando mi hanno riferito che quell’uomo , un netturbino, era morto nell’incidente, ho pensato che anche la morte, che di suo è la cosa più democratica del mondo, è un po’ meno democratica quando ti colpisce in certe circostanze. Per fortuna, come sembra, la vita di quel giovane è salva.
Un lutto in meno nella triste casistica dei morti sul lavoro che affligge il nostro paese. Un invito a tutti e soprattutto ai giovani , in questi giorni da sballo: salvaguardiamo la vita per noi stessi ed anche per l’affetto di chi ci vuole bene.