
(Comunicato) Le esternazioni di questi ultimi giorni sulle limitazioni delle emissioni sonore, persino da parte di due deputati al Parlamento Nazionale – uno della Lega e l’altra di Fratelli d’Italia -, mi ricordano i versi del Manzoni “S’ode a destra uno squillo di tromba; Da sinistra ……….”. Ma non ne bastava uno solo da destra?
La regolamentazione delle emissioni sonore e degli orari di apertura e chiusura dei locali, non è frutto di convinzioni personali ma di una situazione di anarchia e di disagio che si è venuta a determinare, guarda caso, proprio nelle isole del Comune di Lipari.
I provvedimenti adottati tendono a dare risposta alle tante vittime della “mala movida” di questi ultimi anni che non sono state ascoltate e che hanno subito immensi disagi.
Tendono anche a caratterizzare le nostre isole come località dove la quiete, le bellezze naturalistiche, i panorami, la presenza di due vulcani attivi e il divertimento senza molestie possano rappresentare un nuovo modello di attrazione turistica.
Tale modello, tra l’altro, metterà al riparo l’Amministrazione Comunale dai rischi scaturenti dall’ultima sentenza della Suprema Corte di Cassazione che attribuisce ai Comuni l’onere di risarcire i cittadini vittime della “mala movida”.
Le nostre isole non possono diventare in estate una discoteca all’aperto, NON SONO LA TERRA DI NESSUNO, come qualcuno probabilmente pensa! Sono Patrimonio dell’UMANITA’ e un contesto religioso, naturalistico, storico e culturale tra i più importanti dell’intero Mediterraneo.
IL SINDACO
(dott. Riccardo Gullo)
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