Giovani e vacanze sfrenate alle Eolie , piene di eccessi, sempre in prima pagina in questi caldi giorni di agosto. Dopo le risse a Panarea, Vulcano e Lipari, a Stromboli secondo una prima ricostruzione, sarebbe stata organizzata una festa abusiva all’interno del locale Megà (ormai chiuso da circa due anni) e, proprio durante i festeggiamenti incontrollati, sarebbe scoppiata una rissa . E come se la violenza non bastasse, la discoteca abbandonata sarebbe stata anche vandalizzata.
A denunciare quanto accaduto è stato il proprietario della struttura, Mario Cincotta, che ha rivolto un appello alle forze dell’ordine e alle autorità competenti per rafforzare i controlli: “Non è sicuramente facile gestire la situazione attuale che dovrebbe prevedere almeno il doppio dell’organico attuale delle forze dell’ordine, per far fronte al controllo delle tante feste che i giovani organizzano. Ma ciò non toglie che il servizio di controllo proprio in questi mesi di pandemia e grandi flussi turistici, debba essere adeguato al rischio. Chi paga a questo punto i danni? È stata garantita la sicurezza necessaria affinché cose del genere non accadano? Non è una bella situazione e andrebbe gestita con un impiego di mezzi e uomini adeguati al momento attuale. In ogni caso, non si può stare zitti di fronte a questi fenomeni crescenti”, ha dichiarato.
Aggiunge Salvatore Merlino nel gruppo fb amici dell’isola di Stromboli : “Ogni notte, alla chiusura dei locali, centinaia di ragazzi, molti di loro ubriachi e/o fatti e comunque non lucidi, si riversano nelle spiagge in barba alle disposizioni anti assembramento, e dotati di idonee attrezzature, fanno la discoteca in spiaggia. Naturalmente insultano i proprietari di case che protestano per la musica e soprattutto per gli urli, i cori ecc ecc…proviamo a chiamare le forze dell’ordine, ma non succede niente e si va avanti così dalle tre di notte alle sette di mattina. Alla fine le spiagge sono colme di rifiuti di qualsiasi genere, questo è il turismo adesso a Stromboli E sembra essere consentito da chi dovrebbe vigilare sul diritto alla quiete, all’ordine pubblico in realtà incapace, per esiguità numerica, ad intervenire significativamente”.
Problemi simili anche a Filicudi. Il malcostume, insomma, impera senza il benchè minimo pudore tra bestemmie e lati B al vento. Gioventù che brucia valori e, forse, speranze con la complicità dei genitori che mandano i propri figli allo sbaraglio e di chi affitta loro le case per una manciata di euro al giorno e che magari trova il coraggio di criticare pure. Chi ha le soluzioni si faccia avanti…