di Mario Paino

Altro è dissentire (è legittimo) sulle misure che può adottare il Sindaco, altro è farsi dileggio, buttarla in caciara e non rispettare il modo istituzionale come il Sindaco, dal suo punto di vista, ha affrontato una emergenza sanitaria nel nostro comune. Ho personalmente constatato nella circostanza, da parte del Sindaco, un atteggiamento equilibrato, tendente a salvaguardare la incolumità della popolazione amministrata con garbo ed educazione. Si può certamente dissentire. È il sale della vita e della democrazia, ma a mio avviso, data la delicatezza del momento, si dovrebbe fare con più garbo.
Mi dispiace per Gianluca, figlio del mio compianto amico Fernando, ma non mi pare il caso in frangenti simili di utilizzare toni pseudopolitici. Credo che pochi sindaci abbiano, come il nostro nella situazione, dimostrato un elevatissimo senso istituzionale, glissando sulle polemiche e concentrandosi sui contenuti. Io credo che il modo di aver affrontato la pandemia sia stato quello giusto perché sempre volto a salvaguardare la pubblica salute, non sottovalutando situazioni specifiche, in maniera che nessuno rimanga indietro e, ammirevole, non ha alimentato dissensi e contrasti.
Credo che affrontare il problema in modo conflittuale e da tifosi sia il modo peggiore per rendere giustizia ad una popolazione che tutto sommato, avverte forte la necessità di una pacificazione anche e soprattutto in pandemia. E di ciò credo che dovremmo essere grati. Se poi vogliamo continuare a fare critiche demolitive facciamolo pure, non sarebbe la prima volta in queste nostre isole che tanto amiamo ma che tanto ci fanno soffrire, e lo sarà sempre peggio se non riacquistiamo il senso di comunità.